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Nella giornata di lunedì 4 luglio il governo prenderà una decisione sullo stato di emergenza.
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha dichiarato: “In occasione di queste scelte si dovrebbe tenere conto di tutte le necessità, sia quelle legato all’uso civile, sia quelle legate all’agricoltura e all’allevamento”. E ha sottolineato: “Come ho sempre detto, bisogna cercare di utilizzare l’acqua che abbiamo in modo molto attento per evitare che ci siano dei problemi per uno dei comparti“.
Nel frattempo Regione Lombardia ha stretto un accordo con il Trentino, il quale permetterà l’afflusso di 5 milioni di metri cubi d’acqua; risorse che serviranno per rimpinguare il lago d’Idro (Brescia). Grazie a nuovi rilasci si sta alzando anche il livello idrometrico del Lago Maggiore, bacino che attraverso Naviglio e Canale Villoresi disseta le colture del Nord-Ovest di Milano.
Per quanto riguarda il Lago di Como, serbatoio naturale del Naviglio Martesana e della Muzza, la situazione è grave ma stazionaria.
Il governo sta lavorando per contrastare l’emergenza idrica ed è in attesa della nomina di un commissario. Interessati i vari ministeri: il ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, quello della Transizione ecologica, Politiche agricole, ministero per la Pubblica amministrazione, quello per gli Affari regionali oltre al ministero dell’Economia. Attualmente, solo la Lombardia e l’Emilia Romagna hanno dichiarato lo stato d’emergenza; lo stanno per fare Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Il Consiglio dei ministri se ne occuperà in settimana.
Il Commissario straordinario dovrà individuare insieme ai ministeri gli obiettivi correlati alla necessità di garantire una sufficiente risorsa idrica anche nei periodi di siccità. Nella bozza di decreto si legge: “Dovrà coordinare e sovraintendere le attività di programmazione e realizzazione degli interventi necessari alla mitigazione dei danni connessi al fenomeno della siccità e promuovere il potenziamento e l’adeguamento delle strutture idriche”.
Inoltre, il Commissario dovrà adottare i piani straordinari degli interventi privilegiando quelli di rilevanza interregionale o quelli immediatamente cantierabili ma, soprattutto, dovrà individuare almeno venti interventi prioritari da realizzarsi entro il 31 dicembre 2024.
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