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La regione ha richiesto ai sindaci dei capoluoghi di provincia di dotare la polizia locale dell’arma.
Circa una decina di giorni fa, dopo un periodo di addestramento, la pistola elettrica è stata assegnata ufficialmente a carabinieri e polizia. Nella giornata di giovedì 17 marzo, il taser è stato utilizzato per la prima volta durante un’operazione a Milano. Un uomo di 26 anni ha minacciato gli agenti con un coltello, in seguito, rivolgendo la lama verso se’ stesso, ha dichiarato di volersi pugnalare.
Grazie all’utilizzo della pistola elettrica, i poliziotti sono riusciti ad immobilizzare il soggetto a distanza evitando danni e feriti.
I comuni dovranno stilare appositi regolamenti affinché il taser venga assegnato anche ai ghisa. Pertanto, Regione Lombardia ha inviato una lettera alle amministrazioni locali con le firme del presidente Attilio Fontana e dell’assessore alla sicurezza del Pirellone, Riccardo De Corato.
Nel documento si rende noto che “Il taser è entrato a tutti gli effetti nelle dotazioni di polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza.
La legge concede l’uso della pistola ad impulsi elettrici anche ai comuni capoluogo di provincia previa adozione di un apposito regolamento comunale. I recenti episodi di cronaca ci hanno dimostrato che, anche la semplice visione di questo particolare strumento, è servita a fermare delinquenti in flagranza di reato”. Infine, Fontana e De Corato hanno chiesto ai primi cittadini “di valutare l’adozione di questo strumento importante“.
Nel 2019, l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva proposto la sperimentazione dei taser per i ghisa, ma il consiglio comunale di Milano aveva respinto l’ipotesi. Il sindaco Beppe Sala aveva chiarito: “È una sperimentazione ridicola, con due taser. Se Salvini vuole strumentalizzare faccia pure, ma a Milano queste strumentalizzazioni non passeranno”.
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