Da nord a sud, passando per il centro, tutta l’Italia pullula di professionisti e business che quotidianamente cercano soluzioni per semplificare e ottimizzare la gestione delle macchine fisiche e dei server in cui sono contenuti dati e informazioni aziendali. Tra le alternative più frequenti, spesso la scelta ricade nel trasferimento dell’intero apparato informatico in un data center esterno, decisione questa che va presa previa una accurata analisi dell’offerta del mercato IT.
Nel caso specifico del nord Italia non si può non fare riferimento al Caldera Park di Milano, il campus tecnologico situato in Via Caldera. Cuore pulsante delle attività IT, l’area ospita un gran numero di data center di proprietà di una moltitudine di operatori, i quali offrono servizi di housing e colocation. Il valore aggiunto di Milano Caldera è la presenza del più grande Internet Exchange Point italiano in cima alle vette europee dei punti con più traffico veicolato: il MIX. Tutti i data center di quest’area dispongono infatti di una connessione verso il MIX, il che si traduce in vantaggi in termini di massimizzazione delle perfomance, sicurezza garantita dagli attacchi DDoS e flessibilità nella gestione delle interconnessioni e dei servizi offerti.
Sebbene siano tutte connesse allo stesso IXP, le server farm di via Caldera sono l’una indipendente dall’altra e mantengono identità individuali e caratteristiche specifiche che disegnano un quadro eterogeneo dei provider e delle relative forniture di soluzioni.
Interconnessioni di valore: il caso Seeweb
La connessione in fibra al MIX permette ai fornitori IT di contribuire allo sviluppo di un Internet sempre più veloce e affidabile e consente loro di erogare servizi di housing e colocation di qualità.
Abbiamo già accennato ai numerosi operatori ospitati dall’IX di Milano Caldera e alla necessità di procedere con uno studio accurato dell’offerta vigente che un’azienda riscontra quando si trova in procinto di esternalizzare i server. Nel contesto dei provider presenti sul suolo milanese, emerge la figura di Seeweb, cloud provider italiano i cui data center proprietari al nord si aggiungono alle server farm di Frosinone e Sesto San Giovanni. Grazie al consolidato know how nella gestione e nell’erogazione di servizi IT, Seeweb spicca tra i protagonisti del Caldera Park per politiche di open peering finalizzate all’ottenimento dei migliori livelli di prestazioni e per strutture con ridondanza N+1 con IP Failover e senza overbooking. Per merito della rete nazionale, Seeweb fornisce ai clienti in colocation delle interconnessioni dirette agli IX italiani vantaggiose sul piano della velocità e dell’efficienza della infrastruttura di rete. Il data center Seeweb di via Caldera offre non solo la protezione dagli attacchi DdoS, ma soprattutto un monitoraggio a 360 gradi grazie a sale costantemente presidiate da un team tecnico di esperti.
Dunque, un’azienda che intende operare attraverso processi di business incentrati su server proprietari – dislocandoli in data center esterni nel nord Italia – può affidarsi a un provider come Seeweb che fornisce soluzioni di housing e colocation.
Snellire l’organizzazione aziendale è possibile e vantaggioso, specialmente se non ci si deve più preoccupare delle attività di manutenzione, aggiornamento e sorveglianza delle infrastrutture.