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Le sigarette saranno vietate anche nei bar all’aperto.
L’iniziativa nata lo scorso novembre arriverà a breve in Parlamento per la discussione. Lo scorso anno gli attivisti di IDeal hanno lanciato una petizione per vietare il fumo nei dehors e in prossimità di località sensibili come gli ospedali. L’iniziativa “Milano come New York: vietiamo il fumo fuori dai locali pubblici”, è stata lanciata in contemporanea alla delibera comunale che vietava il fumo nei parchi. In poco tempo ha raggiunto oltre settecento firme.
La petizione, quindi, lanciata con il supporto dell’Istituto dei Tumori e con la Fondazione Umberto Veronesi mira a sperimentare l’abolizione delle sigarette nei dehors delle attività di ristorazione. Si mira quindi a creare un area smoking-free in modo da tutelare gli altri consumatori dal fumo passivo.
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“In questi mesi abbiamo incontrato decine di parlamentari con cui stiamo lavorando su diversi fronti” ha dichiarato il responsabile della campagna Stefano Consonni. L’obbiettivo, partendo dall’iniziativa promossa a Milano, è quello di intavolare la discussione sulla proposta di legge del senatore 5stelle Giuseppe Auddino. Il disegno di legge prevede l’estensione del divieto di fumo in spiagge, nelle arene e negli stadi, nei parchi e in prossimità di tutti gli ospedali.
Per diversi medici tra i quali Giulia Veronesi, direttrice del programma strategico di chirurgia robotica toracica al San Raffaele di Milano, e Roberto Boffi, responsabile della pneumologia dell’Istituto dei Tumori il fumo nei luoghi chiusi è un pericolo in generale ma non va trascurata la possibilità del pericolo derivante dal fumo passivo. Vietare il fumo nei dehors sarà quindi un atto di civiltà e di tutela collettiva.
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