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Sono passati ormai diversi anni da quando le sigarette elettroniche hanno fatto il loro ingresso nel mercato italiano. In poco tempo hanno visto un’espansione enorme, tanto che ormai si parla di diversi milioni di persone che ne fanno uso. Basti pensare al fatto che nel 2013, già circa 600 mila persone ne facevano uso in maniera continuativa. Ormai tante persone giudicano le e-cig un modo utile per cercare di smettere di fumare e si mettono alla ricerca di informazioni utili per scegliere la migliore sigaretta elettronica. Ma sappiamo tutti di cosa stiamo parlando e soprattutto se è possibile smettere veramente di utilizzare le sigarette tradizionali sostituendole gradualmente con le e-cig? Vediamolo insieme.
Le sigarette elettroniche, conosciute anche con il nome di e-cig, sono dispositivi alimentati mediante una batteria, la quale riesce a riscaldare un liquido che nella maggior parte dei casi contiene nicotina (a dosaggi vari) e altri aromi, fino a provocare la sua evaporazione. Questo liquido contiene di solito anche glicerolo e glicole propilenico ed è conservato in cartucce monouso o ricaricabili, a seconda del modello di sigaretta elettronica. Ciò che forse non tutti sanno è proprio che esistono sul mercato tantissimi tipi differenti di questo dispositivo, differenziati per funzioni e forme. Detto questo, aiutano realmente a smettere di fumare le sigarette tradizionali?
C’è da dire che la funzione principale per cui sono state realizzate le sigarette elettroniche è proprio la possibilità di aiutare le persone a smettere di fumare. Si pensava, fin da subito, che la nicotina presente nel liquido del dispositivo avrebbe potuto allontanare gradualmente il desiderio di sigarette tradizionali. Un po’ come avviene, in alcuni casi, per le gomme da masticare contenenti nicotina. Moltissime persone cominciano ad utilizzare le e-cig proprio con questo scopo.
Stando ad alcuni studi, in particolare quello portato avanti nel 2016 dalla Cochrane Collaboration, pare che l’utilizzo di e-cig a base di nicotina è maggiormente efficace e aiuti a smettere di fumare per un arco temporale tra i sei mesi e i 12 mesi. Ma c’è un altro interessantissimo studio, questa volta della rivista scientifica inglese Addiction, la quale ha dimostrato che su oltre sei milioni di cittadini europei i quali hanno smesso di fumare, oltre il 35% ci è riuscito proprio grazie alla sigaretta elettronica. Non è tutto. Questo dispositivo è risultato particolarmente utile anche per le persone che non sono riuscite a smettere di fumare, ma hanno limitato notevolmente l’uso di sigarette tradizionali: parliamo del numero effettivo di sigarette fumate ogni giorno.
La domanda che sorge spontanea, però, è: se sostituiamo le sigarette tradizionali con quelle elettroniche, traiamo un vantaggio in termini di salute? È proprio questo il fulcro centrale di tantissimi studi che sono in corso tuttora e che si sono svolti nel corso degli ultimi anni, quando si è registrato un boom di e-cig. La conclusione generale è che comunque sia la sigaretta elettronica porti dei vantaggi notevoli rispetto alla tradizionale. In primis perché nella prima non c’è combustione.
Se da un lato è vero che la nicotina possa comunque essere dannosa per il nostro organismo, poiché provoca dipendenza tra le altre cose, è ancor più vero che la combustione si genera il famoso monossido di carbonio, composto chimico che ha una capacità di legarsi ai globuli rossi elevatissima, molto più dell’ossigeno. Questo fa ben capire che lo stesso ossigeno venga tolto al sangue e può produrre problematiche legate alla formazione della carbossi-emoglobina.
Eliminando o comunque diminuendo considerevolmente il numero di sigarette assunte si può notare sin da subito un vantaggio effettivo, ovvero una capacità respiratoria basilare molto migliore. La nota sensazione di oppressione del petto e la bronchite cronica può sparire in poco tempo, così come il ritorno del gusto e dell’olfatto. Insomma, si tratta di uno strumento sicuramente meno dannoso e utile a cercare di smettere di fumare, combattendo la dipendenza da nicotina, anche se non è detto possa risolvere il problema totalmente.
Stando ai dati che vennero diffusi dall’OMS, in Italia ci sono quasi 12 milioni di fumatori e il dato scoraggiante è il fatto che tra i 15 e i 24 anni già moltissimi giovani fumano oltre 10 sigarette al giorno. Oltre a ciò, è da considerare che ogni anno muoiono 40 mila persone di tumore al polmone e tante altre soffrono di patologie legate al fumo.
Il mercato delle e-cig si è evoluto in maniera molto significativa. Ad oggi è possibile sfruttare tantissimi e-commerce, i quali mettono a disposizione dei clienti tanti modelli differenti. Per esempio, da segnalare è senza dubbio il brand Terpy, il quale è ormai diventato una vera garanzia del settore. Basta visitare il sito ufficiale per rendersi conto di quanto sia facile acquistare la e-cig che meglio fa al caso nostro. D’altronde, per andare incontro alle esigenze dei clienti, il mercato di settore ha dovuto necessariamente differenziarsi.