A Milano, dopo anni di aumento dei canoni di locazione, si assiste ad un crollo dei costi degli affitti a causa dell’effetto Covid.
La contrazione della domanda, e la conseguente saturazione del mercato immobiliari, sono la causa del crollo dei costi degli affitti in città. La pandemia di Covid è la causa del crollo del mercato immobiliare: smartworking, didattica a distanza, southworking, interruzione di fiere e congressi hanno portato molti locatari a trovarsi con appartamenti sfitti per molti mesi.
Un’analisi del centro studi dell’agenzia di intermediazione Abitare Co ha confrontato i canoni di fine 2020 con quelli chiesti a fine 2019: Milano ha chiuso l’anno appena finito con un -4,5% e un canone medio di 221 euro al metro quadro per anno.
Secondo l’International Rent Index della piattaforma HousingAnywhere, a Milano i prezzi per le stanze singole sono scesi dell’11,1%, per un canone medio mensile di 570 euro. Gli affitti dei monolocali sono calati in media del 3,1%, per un costo di 878 euro, mentre i bilocali del 3,4%, per una cifra media di 1,140 euro.
Il crollo degli affitti a Milano riguarda però soprattutto il centro città, mentre in molte periferie si registrano dati in controtendenza.
A Baggio, per esempio, si è registrato un aumento dei canoni d’affitto addirittura del 9,2%.