Netto calo dei contagi a Milano in solo 48 ore, Sala però ci va cauto e dichiara: “Non so se i dati sono giusti”.
Un calo netto, per certi versi sorprendente, dei contagi a Milano, che in solo 48 ore passano da quasi 14.000 contagi a circa 3.000.
Stando a quanto condiviso dalle autorità regionali nella giornata del 20 gennaio a Milano si sono registrati 13.680 contagiati. Il 21 gennaio a Milano c’erano ancora 13.482 contagiati, tanto da far pensare ad una terza ondata, che invece l’infettivologo Galli ci rassicurava non essere, considerato il dato stabile dei ricoveri.
Quello che quindi non ci si aspettava di vedere il 22 gennaio era il calo del 75% dei contagi. Il 22 gennaio infatti a Milano si registrano 2.457 contagiati. Un dato straordinario ma allo stesso tempo che sorprende. Un dato che però ritorna anche lunedì 25 gennaio, dove si contano 2.668 contagiati. Cosa significano questi dati? Milano, dopo essere entrata erroneamente in zona rossa potrebbe addirittura entrare in zona gialla?
Dopo alcuni giorni di silenzio sui dati, anzi di agitazione per l’ingresso erroneo in zona rossa, è il Sindaco Beppe Sala che interviene sui dati e, come a voler andarci cauto, dichiara: “Non so se i dati sono giusti”. Una frase che potrebbe essere letta come un voler continuare la polemica sui dati condivisi dalla Regione alle autorità sanitarie e che avrebbero portato Milano in zona rossa, così chiarisce.
“Io non so come si sia passati da un giorno all’altro da 13mila a 2mila e rotti contagiati. Quello che si potrebbe fare è cercare di andare a vedere insieme dati e procedure. Non vogliamo cercare colpevoli. Chiediamo per il bene di tutti di mettere in sicurezza questi sistemi”. Insomma non si tratta di una caccia al ladro, ma di verificare se i dati sono effettivamente sicuri ed agire con calma e prudenza, come il virus ci ha insegnato a fare.