La Milano che non dorme mai, la Milano della movida, delle notte infinite tra locali e discoteche, è ormai solo un ricordo.
Gli effetti del lockdown e del coprifuoco hanno cambiato volto alla città durante le ore notturne, e si spera non ne abbia cambiato anche l’anima. La notte di una Milano deserta a causa del coprifuoco è animata ormai solo da rider del food delivery e da pusher del mondo sommerso della droga. Dopo le 18.30, con la chiusura degli uffici, le palestre chiuse, le serrande abbassate di bar e ristoranti, il freddo e il buio, i milanesi sono stati costretti a cambiare le proprie abitudini.
Milano va a letto presto da quando le restrizioni per contenere l’emergenza Coronavirus hanno imposto la chiusura di bar, ristoranti, palestre e qualunque attività volta alla socialità e allo svago.
Una passeggiata serale per le strade della città rende chiaro chi siano ormai gli abitanti della notte milanese. Per le vie, del centro come delle periferie, si incontrano solo le biciclette dei rider del food delivery.
I marciapiedi e i parchetti sono ormai abitati solo da pusher e dai loro clienti.
Una città fantasma durante la sera e la notte, svuotata della sua vitalità e animata. Una Milano deserta, abitata solo da pusher e rider.