Il noto virologo nonché direttore delle malattie infettive del Sacco di Milano, Massimo Galli, si scaglia contro i milanesi irresponsabili che non rispettano le regole e contro gli amministratori locali che non prendono decisioni forti e impopolari.
“La gente non ha capito niente” commenta.
La situazione è sempre più critica negli ospedali ma anche fuori, dove la gente a Milano continua ad uscire, e a non rispettare le regole, così Galli attacca: “Se pensa che nei ristoranti di Milano sono state organizzate ultime cene la sera prima del lockdown vuol dire che la gente non ha capito niente. La situazione non è grave, è gravissima. E le discussioni sui diversi colori stanno ormai diventando questioni di lana caprina dato che al virus è stato permesso di sfondare.
Se a marzo c’era sconcerto ma comunque adesione e obbedienza alle regole, oggi assistiamo invece ad una pericolosa tendenza a trasgredire. Perché non è possibile che i cittadini, se i centri commerciali sono chiusi, si ammassino all’Ikea che invece può restare aperto a causa di norme poco chiare. Era inevitabile che la pandemia diventasse terreno di scontro politico. Ma oggi siamo alla frutta e non è più il momento di avere posizioni che possono indurre alla confusione”.
La causa però non è solo dei cittadini irresponsabili. Per Galli è soprattutto una colpa politica. “Abbiamo assistito al solito scaricabarile perché nessuno alla fine si è voluto prendere la responsabilità di scelte impopolari. Ripeto, siamo come in una guerra che deve essere gestita con poteri emergenziali. Bisogna però sapere fin da ora che dopo un eventuale lockdown nazionale non si potrà fare come l’estate passata. E questo non può essere oggetto di un tira e molla politico.” sentenzia così Galli.