Taxi in sciopero dalle 8.00 alle 22.00 del 6 novembre a Milano, come in tutta Italia.
Garantite solo le corse di carattere sociale. Ancora una volta è Emilio Boccalini, presidente di Taxiblu, il radiotaxi più importante di Milano, a farsi da portavoce per la categoria. Motivo dell’agitazione la mancanza di una risposta del Governo in aiuto della categoria.
I taxi di Milano hanno a più riprese sottolineato le loro difficoltà. Da sempre in prima linea c’è Emilio Boccalini, presidente di Taxiblu, che si fa portavoce per tutti i tassisti milanesi, che dichiara: “Siamo ai minimi storici con le corse.
Non rischiamo di perdere solo il lavoro, ma di veder scomparire un’intera categoria“. Poi continua: “Ci fermiamo il 6 novembr ma in realtà siamo fermi da mesi.”. Sulle pagine di Taxiblu infatti era già uscito a inizio di ottobre un comunicato in cui si sottolineava la difficoltà dei tassisti milanesi, che soprattutto con la riduzione dei voli da Linate e Malpensa, hanno visto ridursi drasticamente il loro lavoro. Il 27 ottobre poi è stata la serata della protesta a Milano, una lunga fila di taxi ha attraversato il centro storico.
Il 6 novembre si è deciso di aderire allo sciopero nazionale. Alessandro Genovese, responsabile di Ugl Taxi dichiara:”Siamo costretti a fermarci perché non abbiamo neanche più i soldi per il carburante” e gli aiuti arrivati “sono davvero minimi“.