Hanno fatto tanto scalpore le dichiarazioni del sindaco di Milano Beppe Sala sullo smart working e ora si apre un nuovo capitolo sulla vicenda.
Mercoledì 24 giugno ai microfoni di Uno Mattina ha ribadito il concetto: bisogna tornare a lavorare fuori casa. Questa volta però ha usato termini più chiari e meno duri.
“È ora di tornare a lavorare“, aveva detto il Primo Cittadino durante il consueto video del buongiorno da Palazzo Marino. La frase ha fatto discutere molto, per questo motivo Sala è tornato sul discorso. “Io dico a tutti tornate al lavoro e presidiate la vostra scrivania“, ribadisce il Sindaco, sottolineando poi di averne fatto ampiamente utilizzo in prima persona durante l’emergenza sanitaria Coronavirus.
Utilizzando parole diverse da quelle usate nel suo video mattutino, spiega le paure che lo hanno spinto a questa riflessione. “Conoscendo questo mondo temo che dopo le vacanze ci siano dei piani di efficientamento, per dirla elegantemente. In maniera meno elegante dei licenziamenti abbastanza consistenti“.
Secondo Sala infatti questa situazione spingerebbe le aziende a riconsiderare le assunzione, magari lasciando anche a casa qualche dipendente. Ma il problema sarebbe anche un altro: “Se tutti stanno a casa c’è tutto un mondo intorno, ristoranti, bar, tassisti, che rischia di non lavorare“.
Probabilmente è ciò che nei giorni precedenti ha definito “effetto grotta”. “Adesso che c’è una finestra sanitaria sufficientemente sotto controllo, questo lo dicono i virologi, è meglio tornare al posto di lavoro“.