Un anziano signore irrompe al Pio Albergo Trivulzio per “salvare” la moglie affetta da Coronavirus.
Il 78enne era preoccupato perché non la vedeva dal 2 marzo 2020 e per via dei recenti fatti di cronaca che riguardano la struttura, uno fra i più grandi poli geriatrici italiani.
L’uomo ha parcheggiato la sua auto in cortile, per poi entrare nella struttura attraverso un ingresso secondario, riuscendo quasi a raggiungere il reparto dove si trovava la moglie, di 79 anni. Alcuni infermieri però lo hanno notato e quindi avvisato una guardia giurata per farlo fermare.
Sul posto sono accorse volanti della Polizia e un funzionario, intervenuto per via della delicata situazione.
La signora purtroppo è positiva al Coronavirus, anche se sta abbastanza bene e le sue condizioni di salute sono stabili. Il marito avrebbe voluto riportarla a casa, per occuparsi in prima persona di lei: “Non voglio correre il rischio di perderla per sempre”, ha dichiarato.
Scortato fuori dal Pio Albergo Trivulzio, gli agenti lo hanno poi voluto ascoltare tentando di fargli capire l’impossibilità del gesto, seppur di cuore.
I rischi per la salute dell’uomo sono stati alti e lo sarebbero stati ancora di più qualora fosse riuscito nell’impresa.
Il suo gesto fa trapelare lo stato d’angoscia nel quale vive l’anziano milanese, spaventato dal fatto che la struttura si trovasse al centro di un’inchiesta della magistratura. Presso l’Rsa, intanto, aumenta il numero dei decessi: “Stanno continuando a trasferire i pazienti da un reparto all’altro”, ha dichiarato una dipendente, “senza aver fatto nemmeno i tamponi.
Lo fanno la sera di nascosto. Intanto gli anziani continuano a morire, la situazione non è migliorata“.