Finora era stato soltanto rinviato al mese di giugno, ma dopo le ultime novità in merito all’emergenza coronavirus gli organizzatori del Salone del Mobile hanno scelto di annullare definitivamente l’edizione del 2020 e per concentrarsi direttamente su quella del 2021 che si terrà dal 13 al 18 aprile.
Il Salone del Mobile si aggiunge così alla lista delle manifestazioni che sono state costrette a subire l’annullamento a seguito del protrarsi della pandemia di coronavirus che ha colpito il pianeta e in particolar modo l’Italia.
La drastica decisione è stata presa nella giornata del 27 marzo e annunciata dal presidente del Salone Claudio Luti, che con le lacrime agli occhi ha dichiarato: “Una scelta dolorosissima, ma la priorità in questo momento è salvare le aziende. Il Salone esiste perché esistono le aziende”. Al momento sono ancora confermati i Saloni di Mosca e di Shanghai, anche se lo stesso Luti esprime perplessità: “Vedremo se si possono fare, ma per ora stiamo portando avanti i nostri contatti e le piattaforme”.
L’edizione del 2021 avverrà unendo in un’unica manifestazione le altre fiere biennali dedicate a cucina, bagni, illuminazione e ufficio.
Dello stesso avviso anche il presidente di FederLegno Arredo Emanuele Corsini, che ha espresso il suo rammarico per la cancellazione dell’evento: “Si tratta di una decisione dolorosissima prima di tutto per il contesto drammatico in cui avviene, con il Covid19 che ha messo in ginocchio la Lombardia, l’Italia e non solo, in secondo luogo perché rinviamo di un anno la manifestazione del design più importante al mondo: un evento internazionale unico, simbolo dell’eccellenza del made in Italy, con 400mila buyer provenienti da tutto il mondo e con l’adesione entusiasta di un’intera città”.
Già diverse ore prima dell’annuncio ufficiale, le indiscrezioni in merito a un possibile annullamento del Salone del Mobile avevano fatto crollare le azioni di Fiera Milano. Il Salone del Mobile infatti rappresenta uno degli eventi più importanti per la metropoli meneghina soprattutto dal punto di vista economico, con un indotto di circa 350 milioni di euro tra ricettività, commercio e trasporti. Indotto che rapportato all’intero Paese raggiunge la cifra di 1,3 miliardi di euro.