Un infermiere che opera presso l’ospedale militare di Baggio, alla periferia Ovest di Milano, è risultato positivo al coronavirus.
In un primo momento è stata diffusa la notizia della conseguente chiusura del nosocomio; notizia smentita dal governatore Attilio Fontana che, parlando alla stampa, ha assicurato che “nella struttura è stata effettuata la sanificazione ma continua a lavorare. Hanno rinvenuto un infermiere positivo ma l’ospedale di Baggio resta aperto“.
L’ospedale militare di Baggio è stato scelto come luogo di quarantena per i pazienti positivi al coronavirus, guariti ma non ancora negativizzati, dunque potenzialmente contagiosi. Qui le famiglie dei pazienti più gravi, ricoverate in altri nosocomi del capoluogo lombardo, possono inoltre trovare servizi e assistenza. In totale, la struttura conta 50 posti letto dedicati all’emergenza Covid-19, suddivisi in 13 stanze. Al momento, la struttura ospita quattro pazienti (di cui uno, il primo, trasferito dall’ospedale di Bergamo).
Non solo Baggio. Analoga funzione viene svolta anche da altre due strutture in Lombardia. La prima è stata allestita all’interno dell’aeroporto di Linate, dopo la sospensione di tutti i voli, a eccezione di quelli sanitari. In totale, sono 96 i posti disponibili per pazienti guariti in attesa di negativizzazione.
La seconda si trova a Piacenza e ospita circa 50 posti letto.