Categorie: Cronaca
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10 Marzo 2020 11:36

Coronavirus, la Lombardia pensa al coprifuoco: “Negozi chiusi e trasporti fermi”

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L'allerta Coronavirus in Lombardia rischia di paralizzare l'intera regione: a Milano prime chiusure di locali, negozi e uffici.

Antonella Ferrari

Nata in provincia di Lodi, classe 1995, è laureata in "Scienze Umanistiche per la Comunicazione" all’Università Statale di Milano. Lavora per Entire Digital

Un vero e proprio coprifuoco, un blocco totale della Regione.

È questo il piano a cui sta pensando la Regione Lombardia per arginare l’emergenza Coronavirus in costante aumento. Dopo aver incluso l’intera Regione in una sorta di zona rossa all’interno della quale gli spostamenti sono limitati si sono susseguiti da parte del Governo innumerevoli inviti a restare a casa privilegiando il lavoro flessibile ma tutto questo potrebbe non essere sufficiente: l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha annunciato misure più drastiche.

Coronavirus: in Lombardia si valuta blocco

Nella mattinata di mercoledì, l’assessore al Welfare Giulio Gallera ha annunciato che “è arrivato il momento di inasprire, di fermare anche il trasporto, i negozi e le attività produttive“. Nel suo intervento Gallera ha annunciato la necessità di “chiudere per 15 giorni almeno tutta la Lombardia per ridurre o bloccare la diffusione perché altri 15 o 20 giorni con una crescita così forsennata dei ricoveri non li reggiamo“.

Il problema principale è infatti il sovraffollamento dei reparti di terapia intensiva: “Finora il sistema sanitario ha fatto uno sforzo incredibile“.

Locali chiusi a Milano

La città di Milano è chiamata a fare il massimo sforzo per fermare la diffusione del Coronavirus.

I locali sono quindi obbligati ad abbassare le serrande le serrande dalle 18 alle 6 del mattino anche se alcuni avrebbero optato per una chiusura totale: “Siamo chiusi fino al 3 aprile. Niente panico e seguite le regole” sono i messaggi che appaiono su Facebook. “Tutto quello che sta accadendo non intaccherà il sogno che abbiamo su questo storico e caratteristico locale” si legge sul profilo social della Santeria.