È successo ieri mattina, sulla linea 90 a Milano.
Una donna disabile ha cercato di salire su un filobus a Milano, ma è stata pesantemente insultata dagli altri passeggeri: in sua difesa solo l’autista.
Succede ieri mattina a Milano. È circa mezzogiorno quando la donna, disabile al 100%, cerca di salire sul filobus della linea 90 di Atm. L’autista si ferma su viale Romagna e sistema la pedana per permettere alla signora di salire.
Da qui, pioggia di insulti. “Disabile di m…“. “Cosa fai in giro?“. “Dobbiamo andare a lavorare“. Queste alcune delle frasi che è costretta a sentire Graziella Biondino di appena 67 anni. Era uscita la mattina dal Corvetto e dopo un cambio in piazzale Cuoco era giunta a destinazione. Come racconta lei stessa, doveva recarsi presso gli uffici Aler per concludere alcune pratiche burocratiche; con lei anche la sua operatrice socio sanitaria.
La donna vive in un appartamento popolare e tornandovi i passeggeri della linea 90 l’hanno ricoperta di insulti. “Mi sono sentita umiliata” dice lei poco dopo agli agenti del Security Atm. La sua colpa? Aver rallentato la corsa di tutti i passeggeri chiedendo l’apertura dell’apposita pedana per permetterle di salire con più facilità sul mezzo. L’autista è il solo a difenderla. Minaccia gli altri passeggeri di non partire senza la donna e di chiamare la centrale per segnalare l’accaduto.
Il fuggi-fuggi è generale ma la signora Graziella decide di denunciare comunque il tutto. Si dice allibita dal comportamento generale dei suoi concittadini ma per niente disposta ad abbattersi.