Categorie: Cronaca
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10 Febbraio 2020 16:13

Istituto Kandinsky di Milano chiuso: l’antincendio non è a norma

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Deve rimanere chiuso l'Istituto Kandinksy di Milano finché il sistema antincendio non verrà rimesso a norma dalla Città Metropolitana.

Tag: scuola

L’Istituto Kandinsky di Milano rimarrà chiuso per non aver superato i controlli dei vigili del fuoco.

Il sistema antincendio non risulta a norma e le attività scolastiche non possono essere svolte fino a nuovi aggiornamenti. A quanto pare quella di via Baroni 35 non è l’unica struttura ad avere problemi e a farlo presente è Gregorio Mammì, il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Lombardia.

Chiuso l’Istituto Kandinsky per irregolarità

“Venerdì 10 febbraio la scuola è chiusa” si legge nella circolare per informare studenti e personale della decisione presa dalle forze dell’ordine.

Continua poi: “Si valuterà in seguito, sulla base della tempestività degli interventi da parte di Città Metropolitana, se proseguire l’attività didattica in altri istituti”. Ma non è tutto, perché la dirigente scolastica ci tiene a sottolineare di aver sollecitato più volte – e da anni – un aiuto da parte della Città Metropolitana. La svolta si è però verificata quando i genitori degli alunni, ormai stanchi della situazione, si sono rivolti a Greogorio Mammì del M5S.

“Quando una scuola chiude abbiamo fallito tutti. Invito il sindaco Sala ad andare sul sito del Ministero dell’istruzione, da gennaio è online il bando per l’adeguamento delle scuole alla normativa antincendio. Sono 98 i milioni a disposizione. Sono situazioni inaccettabili per una città come Milano”, commenta il consigliere Mammì. “Nella circolare della dirigente scolastica c’è sconforto ed esasperazione nell’annunciare la chiusura della scuola nonostante avesse da tempo sollecitato Città Metropolitana ad intervenire“.

Infine aggiunge: “Da alcuni mesi sto ispezionando le scuole di Milano, in alcuni casi sono situazioni fatiscenti, come ad esempio l’Itsos Albe Steiner, di via San Dionigi, che versa in grave difficoltà. Dopo le prime piogge dell’autunno i soffitti di numerose classi sono crollati e i ragazzi si trovano a fare lezioni in aule improvvisate”.