Francesco Saponara è morto: il 60enne era stato trovato in una pozza di sangue nel gabbiotto del suo distributore.
Ad accoltellarlo alla nuca e al collo era stato uno psicopatico, Davide Frigatti (allora 34enne). L’aggressione era avvenuta il 17 giugno 2014 nel distributore di benzina dove Francesco lavorava, in viale Gramsci a Sesto San Giovanni, Milano. I medici e le ambulanze lo avevano trasferito in condizioni gravissime presso l’ospedale San Gerardo di Monza dove era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. A distanza di 5 anni dall’accaduto, però, Saponara è deceduto.
Il 17 giugno 2014 Davide Frigatti uccise il titolare di un autolavaggio, Franco Mercadante, e ferì gravemente un pensionato che passeggiava vicino al Parco Nord. Poi, in preda a un delirio psicotico mistico-religioso, aggredì anche il benzinaio Francesco Saponara. L’uomo venne accoltellato più volte e abbandonato in una pozza di sangue in viale Gramsci, a Sesto San Giovanni. Infine, Frigatti girò per le strade nudo gridando: “Sono un uomo libero.
Un uomo libero. A tutto il mondo lo voglio urlare. A tutto il mondo”.
I soccorsi trasportarono Saponara d’urgenza in ospedale dove venne sottoposto a un delicatissimo intervento. A distanza di cinque anni, però, è morto. Frigatti, invece, accusato di omicidio, è stato assolto il 13 aprile 2015 dalla Corte d’Assise per “vizio totale di mente”. Davide al tempo era residente a Cinisello Balsamo e quel giorno minacciò un tassista con un coltello, chiedendo di accompagnarlo a Sesto.
Da lì sarebbe poi partito il suo delirio che ha portato all’uccisione di un uomo e al ferimento di altre due persone.
Sui social arrivano a valanghe i messaggi di cordoglio per il benzinaio di Sesto. “Ci ha lasciato Francesco Saponara, padre di Antonio Saponara, Vice Segretario della Lista Civica Giovani Sestesi – scrivono dalla lista civica -. Manifestiamo la nostra vicinanza e la nostra partecipazione al grande dolore della moglie e dei due figli”.
I funerali si svolgono lunedì 20 gennaio alle ore 10 nella parrocchia di San Carlo Borromeo in via Boccaccio.