Era il periodo tra il 13 e il 17 gennaio 1985 quello in cui Milano e tutto il nord Italia furono imbiancati da quella che è stata definita la Grande Nevicata.
Moltissimi gli scatti in bianco e nero che mostrano il capoluogo lombardo imbiancato come non lo è mai più stato.
Si trattò di un evento eccezionale, probabilmente non vissuto come tale e con la consapevolezza che a distanza di alcuni decenni se ne sarebbe parlato ancora. A Milano la neve pareva cadere senza una tregua tanto da raggiungere l’altezza di 90 cm e cambiare il paesaggio, donandogli un’atmosfera surreale e fiabesca.
Momenti di gioia e disperazione accompagnarono le giornate dal 13 al 17 gennaio 1985. Da una parte la felicità di bambini e ragazzi che invasero la città di slittini e palle di neve e si avventurarono a percorrere le vie del centro con gli sci.
Altri optarono invece per i pendii di San Siro. Dall’altra però anche lo sconforto di chi trovò la sua auto seppellita, il suo tetto crollato o la strada bloccata per diverso tempo.
Tantissimi i militari che vennero impiegati per riportare Milano ad una situazione di normalità: 650 di loro convertirono infatti i carri armati in spazzaneve. Solamente le automobili dotate di catene furono in grado di circolare per le strade cittadine.
Per il carico eccessivo della neve, crollò poi il tetto del velodromo Vigorelli. Il nuovo palazzo dello sport invece, realizzato solo nove anni prima, venne completamente distrutto e mai più ricostruito.
Nel bene o nel male fu comunque un evento indimenticabile, testimoniato da decine di scatti ma anche da testi. Tra questi per esempio il libro giallo scritto dal giornalista Piero Colaprico e Pietro Valpreda.