Anche Milano ha il suo Muro della gentilezza.
Il 7 gennaio 2020 è stato infatti inaugurato in via Luigi Nono, davanti al Cimitero Monumentale, il secondo punto di raccolta abiti di questo tipo in Italia dopo quello sulla via Cassia a Roma. In qualsiasi momento della giornata si potranno trovare appesi vestiti invernali ed estivi, beni di prima necessità, libri e molto altro per tutti i bisognosi e ai senzatetto della metropoli meneghina.
Sarà uno spazio di aiuto e supporto per chi ha poco o nulla. Un muro dedicato a chi vuole donare e a chi, invece, ha un disperato bisogno di ricevere. A promuovere l’iniziativa l’associazione culturale milanese Tempio del Futuro Perduto, un gruppo di associazioni no-profit costituite da giovani under 35, che si è posto l’obiettivo di ristrutturare e riqualificare uno spazio da tempo abbandonato della Fabbrica del vapore costituito da un immobile principale e da un grande giardino alberato.
Il tutto a proprie spese e quindi senza oneri per il Comune di Milano, a cui sarà poi riconsegnarlo per la futura messa a bando pubblico.
Il gruppo ci ha tenuto a specificare tramite Facebook: “Un muro in cui a qualsiasi ora si potranno trovare appesi vestiti invernali ed estivi, beni di prima necessità, libri e molto altro. Per chi ne ha più bisogno ma anche per la comunità del quartiere e la cittadinanza intera! – e aggiungono -.
Il Tempio è da due anni un punto di raccolta permanente di vestiti usati che vengono poi destinati a senzatetto e missioni umanitarie. Share the love!”. Lo scorso ottobre l’associazione aveva anche deciso di offrire colazioni e aperitivi agli automobilisti bloccati nel traffico della città per far conoscere e promuovere a tutti le proprie iniziative.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, il vice presidente dell’associazione Nuovo Rinascimento Matteo Bolognini ha spiegato da dova arrivano le centinaia di abiti a loro disposizione per il muro della gentilezza: “Raccogliamo da diverso tempo quindi abbiamo a disposizione un vasto assortimento.
Alcuni capi li diamo alla Caritas o ad altri enti che li distribuiscono ai più poveri, altri li teniamo per il muro”.
Nati in Iran nel 2015, i muri della gentilezza si sono inizialmente diffusi in Pakistan per poi approdare in Europa con il primo muro a Uppsala in Svezia. In Italia sono arrivati dapprima a Roma, dove c’è un muro nella borgata La Storta e infine a Milano, mentre a Bologna il comune ha approvato un’ordinanza che prevede l’istituzione di muri della gentilezza in ogni quartiere.