Per il cinquantesimo anniversario della Strage di Piazza Fontana, Milano rende i suoi omaggi alle vittime.
Diciassette formelle ricorderanno i nomi degli innocenti coinvolti nell’attentato terroristico che segnò l’inizio degli anni di piombo.
Il 12 dicembre 1969 una bomba esplose presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura e causò 17 morti innocenti. Così, a cinquant’anni dall’accaduto, Milano commemora le vittime attraverso delle targhe posizionate sulla pavimentazione della piazza. Il vicesindaco Anna Scavuzzo e Carlo Arnoldi, presidente dell’Associazione Vittime Piazza Fontana, hanno assistito alla collocazione delle lapidi recanti i nomi di chi perse la vita nell’attentato.
Tra queste, la formella introduttiva recita: “12 dicembre 1969. Strage di Piazza Fontana, 17 vittime. Ordigno collocato dal gruppo terroristico di estrema destra Ordine Nuovo“.
La cerimonia è servita per lasciare un segno indelebile nella memoria collettiva del Paese. Infatti, la ricorrenza vuole rendere omaggio a ciascuno dei caduti, coinvolti in un atto “vile e infame” che ha inferto alle famiglie delle vittime e alla città di Milano una ferita non rimarginabile.
Inoltre, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella raggiungerà Piazza Fontana il 12 dicembre: un segnale definito “molto forte“, testimone del ricordo che rimane.
La lapide introduttiva segna evidentemente una presa di posizione. Infatti, nonostante la strage non abbia mai conosciuto con certezza i suoi reali artefici, si è deciso di assecondare i processi e gli studi storici. Dunque, la responsabilità dell’attentato è stata interamente assegnata al gruppo terroristico “Ordine Nuovo”.
Secono Anna Scavuzzo, si tratterebbe di una scelta che testimonia “la consapevolezza che questa città ha acquisito nel tempo“.