Come rivelato dal rapporto 2019 sul Pil dell’Osservatorio Milano dell’Associazione Assolombarda, Milano si è posta ancora una volta in testa al Paese.
Quella che traspare nell’introduzione del rapporto, scritta da un orgoglioso Giuseppe Sala, è l’immagine di una Milano ruggente. Una città sempre più cosmopolita, sempre più attraente e sempre più green. “L’edizione 2019 di Osservatorio Milano adempie alla missione originaria mettendo a sistema i dati dei maggiori Istituti di rappresentanza economica e sociale del territorio e proponendo una lettura sistemica. Ne risulta il ritratto di una città dinamica e coraggiosa, che ha l’ardimento – oggi sempre più necessario – di immaginare sé stessa con un orizzonte a 15-20 anni.”
Assolombarda, l’associazione delle imprese che operano nelle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza, ha raggiunto la sua terza edizione dell’Osservatorio Milano. Questo altro non fa che misurare l’attrattività e la competitività di Milano rispetto all’Italia e al resto del mondo. Tutto ciò con l’ausilio di 224 diversi indicatori, suddivisi a loro volta in tre categorie: l’attrattività e la reputazione del capoluogo lombardo; gli 8 obiettivi trasversali e abilitanti per le città in generale; e infine le 5 vocazioni proprie di Milano.
Inoltre, la novità di quest’anno consiste nella creazione di 9 mappe della città che illustrino la diffusione al suo interno di particolari fenomeni. Tra questi, ad esempio, le presenze turistiche, le trasformazioni metropolitane previste dai PGT vigenti, gli esercizi commerciali e le sedi artistiche, culturali e di design.
Dunque, riguardo al quinquennio 2014-2019, i risultati del rapporto 2019 dell’Osservatorio Milano dell’Associazione Assolombarda parlano chiaro.
Riguardo all’attrattività generale della città, con 7,6 milioni di turisti all’anno e la presenza di 4.600 grandi imprese estere, Milano risulta essere la prima città in Europa per attrazione di imprese e capitali. Per ciò che concerne invece il prodotto interno lordo milanese, quello di Milano è cresciuto negli ultimi cinque anni del +9,7%, mentre quello dell’Italia è cresciuto del +4,6%. Confrontando invece con il periodo pre-crisi, Milano si attesta a +6,4% contro il -3,3% del Paese.
In ultimo, la cosiddetta transizione ecologica di Milano è oramai un dato di fatto. Se non bastassero l’inaugurazione dell’Area B, i diffusi mezzi di trasporto pubblico elettrici e il già elevato numero di aree verdi e viali alberati in città, il piano ForestMi prevederà la piantumazione di 3 milioni di alberi entro il 2030. Conclude Sala: “Quella descritta in queste pagine è una Milano positiva e coraggiosa, che ha fatto tanti passi avanti e si prepara a farne molti altri.
Una Milano, ed è questa la cosa più importante, che piace: piace ai milanesi e piace nel mondo. Anche questa è crescita.”