Categorie: Cronaca
|
2 Ottobre 2019 18:33

Viaggio nella moschea sotterranea (e abusiva) di via Cavalcanti a Milano

Condividi

Realtà e testimonianze dalla moschea sotterranea di Milano: da qui è partito anche uno degli attentatori di Parigi.

Da circa 5 anni, gli inquilini della palazzina al civico 8 di via Cavalcanti a Milano, devono fare i conti con la presenza nei locali sotterranei dello stabile di una vera e propria moschea abusiva.

Milan Muslim Center, è quello che si legge sul cartello esposto all’interno del cortile dell’edificio: la verità è che più che un’associazione culturale, si tratta di un vero e proprio punto di ritrovo per le famiglie musulmane della zona. Un luogo di culto a tutti gli effetti.

All’interno, il musallah (il tappeto da preghiera) si estende lungo tutti i 400 metri quadrati del locale: il luogo si sviluppa lungo le cantine del condominio, poste a 8 metri sotto il livello del pianterreno.

Secondo il catasto, l’intera area interessata dovrebbe essere adibita a magazzino senza la presenza costante di persone (censito con categoria C/2), in verità però, la moschea può ospitare centinaia di fedeli e lo scenario che si ripropone ogni settimana racconta di un via vai interminabile di persone.

La moschea sotterranea di Milano

“Qui si studia il corano, i fondamenti dell’Islam, sabato e domenica ci sono anche i bambini che vengono a studiare” racconta ai nostri microfoni l’Imam “Questa non è una moschea, pregare 5 volte al giorno è nella nostra cultura, siamo un’associazione culturale”. La pagina facebook e il sito del Milan Muslim Center raccontano un’altra realtà, la presenza dell’Imam e della parola moschea ripetuta in ogni intestazione, poi confermano quanto appreso.

I condomini di via Cavalcanti

Dalle testimonianze dei condomini emergono nuovi particolari “La situazione qui è insostenibile” ha puntualizzato Nino Strada, abitante del civico 8 di via Cavalcanti “Siamo esposti continuamente a un grande traffico di persone, durante il periodo di ramadan ne abbiamo visti a centinaia, il problema qui è la sicurezza: non ci sono uscite di sicurezza, il locale adiacente alla moschea è pieno di tubi del gas e il Comune di Milano non ci aiuta”.

Samuele Piscina, presidente del municipio 2 ha aggiunto “Non dimentichiamoci dell’emergenza terrorismo, da qui è passato anche uno degli attentatori di Parigi“.

La risposta dell’amministrazione Sala

Dall’amministrazione locale c’è la conferma di una sentenza definitiva volta alla chiusura della moschea abusiva, di fatto però la situazione persiste. Secondo un portavoce del Milan Muslim Center ci sarebbe la volontà di abbandonare lo stabile: dopo l’assegnazione di un bando, l’associazione avrebbe ricevuto la possibilità di spostarsi in un altro locale limitrofo alla zona di via Padova ma ad oggi l’operatività di questa procedura è ancora in stallo.