Un aumento lieve (per fortuna) ma poco tollerato dai quasi 300mila pendolari Atm, Trenord e Sitam che si spostano dalla provincia e dall’hinterland.
Come ogni anno dopo le sospirate ferie arriva il ‘sorpresone’ aka ‘rincaro biglietti dei mezzi pubblici a Milano’ (ci spiace ripeterci ma è la dura verità).
Leggiamo sul Corriere che i rincari riguardano i biglietti e gli abbonamenti per i mezzi pubblici che collegano Milano all’hinterland e alla provincia.
L’assessore milanese alla Mobilità Pierfrancesco Maran ha spiegato:
“Sono stati decisi questi piccoli adeguamenti inflattivi per evitare incrementi più rilevanti nel prossimo futuro”
I ritocchi sono compresi tra i 2 e i 4 punti percentuali: anche se si tratta di 5-10 centesimi di euro (biglietti) o di un paio di euro (abbonamenti), impattano su un numero enorme di passeggeri.
Vediamo i dettagli: i pendolari di Sesto San Giovanni, San Donato Milanese, Gessate e Assago (i capolinea del metrò) pagheranno di più per spostarsi. L’aumento medio è del 2,64% da applicare su tutta la rete.
I vecchi biglietti potranno essere utilizzati fino al 30 settembre e gli abbonamenti annuali acquistati prima dell’adeguamento potranno essere utilizzati fino alla loro scadenza naturale. Dal prossimo ottobre le tessere e i ticket scaduti dovranno essere sostituiti agli Atm Point in metrò.
Aumenti anche per Trenord e rete Sitam (anche in provincia di Monza). Resterà invariato solo il biglietto da Milano alla fermata di Rho-Fiera.
(fonte immagine)
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