La famosa discoteca milanese ha chiuso definitivamente i battenti, dopo tanti anni di voci ogni volta smentite.
Il Plastic che chiude rappresenta un po’ la storia di ‘al lupo al lupo’ che ci raccontavano da piccoli.
Un sacco di volte infatti la voce era girata, ma il locale, settimana dopo settimana era ancora lì.
Una strenua lotta contro la smania di urbanizzazione tutta milanese, nel triangolo via Cena-viale Umbria-Corso XXII Marzo, tra il Black Hole e il compianto Rolling Stone.
Solo ora, guardando la foto qui sopra, è possibile credere al ‘fattaccio’: il Plastic ha davvero chiuso.
E lo scorso weekend c’è stata davvero l’ultima serata.
Lucio Nisi ha dichiarato sulla sua pagina Facebook (come riporta 02Blog):
“Non sarà più quello l’indirizzo, il posto, lo spazio, il salotto, quel divano. Quel crocevia di gente, di emozioni. Finisce qui, in viale Umbria, una lunga storia di successo, di mode e di tendenze, di respiri e di insonnia. Ma il Plastic cambia sede ma non pelle, cambia look ma non la sua storia; chi ha vissuto il Plastic non lo dimenticherà, chi lo vuole vivere ancora, lo ritroverà.
Si chiude una pagina,da domani si apre la nuova storia del nuovo Plastic. Un GRAZIE a tutti”
Non ho mai visto, come da qualche giorno a questa parte, un movimento simile per una discoteca storica e ‘alternativa’ che chiude.
Ma quando ha chiuso il Rolling Stone non ha pianto nessuno, dannati modaioli.
LINK UTILI
Dopo il Rolling Stone chiude il Plastic: il popolo di Facebook si mobilita.
Chiude il Rolling Stone, uno dei templi sacri del rock milanese dopo 27 anni.
Molti gli artisti che hanno calcato il palcoscenico.
Rainbow Club e Pulp, due discoteche chiuse a causa delle risse e delle aggressioni.
Anche il PalaSharp chiude, Milano si avvia a diventare un ospizio.