A questi genitori moderni prima o poi verrà un coccolone.
Le mamme di tutta Italia sono già sconvolte.
Prima l’articolo del Corriere che li avvertiva del ‘pericolo scene queen’, adesso ci si mettono anche le Iene, che a quanto pare hanno perso interesse per i politici e le inchieste scottanti e preferiscono invece ridicolizzare i giovani. Ieri sera infatti è andato in onda un servizio ‘shock’ sulla feste ‘Durex’ e sugli emo (che pare non sia piaciuto nemmeno ai diretti interessati come si può leggere sul blog di Barbie Xanax).
Ora, indipendentemente che ci piacciano o meno gli emo e il loro stile – perchè si tratta pur sempre di una sottocultura giovanile alla stregua di punk/metallari/dark ecc -, non è proprio il caso di trattarli come bestioline da circo da osservare dietro un vetro (qui potete guardare il servizio).
Ovviamente, se io non sapessi cosa sono gli emo e mi basassi solo sui servizi visti in tv mi allarmerei. L’inviata delle Iene infatti ci tiene a mostrare solo le peggio cose che avvengono nel locale in cui è ospitato l’evento.
A una seconda visione però ci si rende conto che il video è un vero e proprio pout-pourri di tutti i clichè utili allo scopo di creare clamore.
Prendendo spunto dal format di Inc.Anto, proviamo a ideare anche noi una ricetta: come fare un servizio che lasci di stucco gli spettatori delle Iene.
Ingredienti:
– PROTAGONISTI: i ggiovani ribelli di oggi, meglio se minorenni. Ovviamente l’aspetto viene passato in rassegna molto attentamente.
Se gli emo sono muniti di ciuffo d’ordinanza e trucco “che imita le lacrime”, le ‘scene queen’ di cui vi avevamo già parlato sono “molto più colorate”. Vestono “abiti strani” e indossano extension coloratissime. Accidenti che scoop. In più le ragazze sotto accusa, le scene queen, sono “magrissime”. Poteva mancare l’anoressia in un servizio sui ggiovani? Assolutamente no.
– L’INSIDER: per rendere più credibile il servizio serve un ex qualcosa.
In questo caso abbiamo addirittura una ex emo-scene queen che racconta i segreti di questi ‘raduni shock’ dove i minorenni emo ‘si divertono’. Tra l’altro viene detto che questi emo non vanno nemmeno a scuola: esitono genitori da qualche parte o solo figli ciuffati?
– INTERNET: e te pareva. Poteva mancare InFernet? Potevano mancare i social network? Più hai amici su Netlog, più puoi ‘diventare famoso’. Per diventare ‘cool’ devi metterti assieme o farti vedere insieme a un ‘vip’.
I ragazzini e le ragazzine si fanno qualcuno, o si fanno vedere in giro con i ‘vip’, per diventare famosi? Accidenti che scoop.
– LOCATION: La Iena spiega molto esplicitamente che per diventare ‘vip’ devi farti un ‘vip’ davanti a tutti, meglio se a un raduno. Aha. Ecco a cosa servono questi raduni! Queste foto da bravi ragazzi devono averle quindi solo scattate solo per sviare i sospetti.
– SCONCEZZE E DROGA: Questo è l’ingrediente più importante.
Per realizzare un servizio che faccia davvero scandalo servono sesso e droga. Purtroppo alle Iene è andata male: ai raduni gira solo qualche canna. Per quanto riguarda il sesso invece è andata benissimo. Secondo quello che racconta la insider ci sono le brave ragazze, ma il 98% delle giovincelle va ai raduni per “farsi i tipi” e fanno a gara a chi “se ne fa di più”. Alcune ragazze poi restano incinte e abortiscono.
– MORALE FINALE: “Ma questi giovani pensano al futuro?”. Ovviamente no, loro “pensano al presente”. Comportamenti discutibili a parte (il sesso occasionale senza preservativo è da folli), forse ci si dimentica troppo in fretta del passato. Questi ragazzi hanno dai 13 ai 18 anni. Non so com’era la Iena alla loro età ma mi sorprenderebbe di più se uno di questi ragazzini a 13 anni avesse già le idee chiare sul suo futuro.
Gli ingredienti per la ‘bomba’ a questo punto ci sono tutti: sesso, giovanissimi apparentemente superficiali, cam girls, aborto, anoressia, droga, ragazzi che scappano di casa e chi più ne ha più ne metta.
Fa da corollario al ‘servizio shock’ la spedizione della Iena in incognito a una di queste serate con annesso giretto nei bagni (perchè la serata sembrava troppo ‘normale’), dove alcuni ragazzi si piastrano i capelli, e il classico incontro con lo sverso che sta male.
C’è un solo momento in cui la Iena sembra allibita nel corso dell’evento: è quando si siede su un divanetto vicino ad alcuni ragazzi e sente pronunciare la parola ‘s****a’. “Meglio alzarsi subito”.
Ecco, forse è meglio che ci alziamo subito anche noi e andiamo a spegnere la televisione.