Pdl e Lega hanno tradito la Lombardia, accusa l'opposizione.
Ma anche Roberto Formigoni non le manda certo a dire:
"Così si blocca tutto. La manovra pesa in maniera insostenibile anche su regioni virtuose come la Lombardia"
Gli effetti li possiamo già vedere: le politiche sulla casa sono state bloccate (dannazione), gli aiuti alla famiglia sono stati decurtati dell'86% e gli incentivi per le imprese sono stati dimezzati. Oltre ai tagli sulla sicurezza del 55% e molto altro ancora. Nelle prossime settimane si terrà un appuntamento con la Conferenza Stato-Regioni, ma l'atmosfera è già infuocata.
Formigoni ha aggiunto:
"È impensabile cancellare le politiche di sostegno all'impresa, alla scuola, alla casa. Basta buoni scuola, basta aiuti alle famiglia. Basta tutto! È una manovra insostenibile"
Leggiamo sul Corriere che
"in base al tetto di spesa del 2011 la Regione non potrà spendere più di 3831 milioni di euro contro i 4534 milioni del 2010. Un taglio netto di 700 milioni di euro, pari al 15,45 per cento. E fin qui va bene (si fa per modo di dire).
Ma, la vera doccia gelata, per molti assessori è arrivata subito dopo. Quando Colozzi [assessore al Bilancio ndr] ha elencato l'ammontare delle spese obbligatorie della Regione per il 2011, quelle insopprimibili per svariati motivi, non ultimo il vincolo di obblighi contrattuali in corso: 3837 milioni di euro. Come dire: le spese obbligatorie coincidono, milione più milione meno, al tetto di spesa imposto per il 2011. Questo significa, che in vista del Bilancio preventivo del 2011, la Regione dovrà operare sulle spese facoltative"
Operare o piuttosto macellare?
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