Non è gelosia.
E' brutalità nuda e cruda. Ieri, intorno alle sette, Giuseppe Di Stefano, 28 anni, ha sparato a sua moglie e Teresa Patania, 30 anni, madre dei suoi tre figli di 3, 4 e 5 anni.
Giuseppe si è procurato una pistola calibro 22 con la matricola abrasa e ha ucciso la donna che lo stava lasciando con tre colpi dritti al petto. Si erano separati da qualche mese e litigavano per "gelosia", per l'affidamento dei tre figli, e per mille altre cose.
Gli scontri negli ultimi mesi si erano intensificati.
Gi investigatori della sezione Omicidi della Squadra mobile dovranno verificare le testimonianze e ricostruire le fasi della separazione come leggiamo sul Corriere. "Sono stato io, ero incazzato. Ero geloso, ci tenevo ancora a lei".
"Abbiamo sentito gli spari, abbiamo visto Giuseppe che è rimasto un attimo là, come impietrito, poi è corso via ed è rientrato in casa" hanno raccontato i vicini al quotidiano.
Tutto è avvenuto nelle case Aler, tra via Barrili e via Neera.
Tutti conoscevano la coppia, e l'omicidio ha scatenato una furiosa reazione di tutti gli abitanti che volevano linciare l'uxoricida.
"Datelo a noi. Lasciatelo alla gente" urlavano. Sputi, calci alle inferriate del giardino. "Lo ammazziamo noi".