Sveglia Corriere!
Questa mattina io e la collega blogger Eleonora Bianchini di Blogosfere Politica e Società siamo rimaste allibite di fronte all'articolo sensazionalistico pubblicato dal Corriere (tra i più letti di oggi tra l'altro).
Secondo la giornalista autrice del reportage si può sorprendetemente essere universitari/lavoratori precari, si può abitare con i genitori e si può vivere felici con 14 euro al giorno. Ma dai?
Qui trovare il pezzo originale e di seguito potete leggere i nostri commenti.
Di Eleonora Bianchini, Blogosfere Politica e Società:
Difficile contenere lo stupore davanti a tanta banalità. Oggi il Corriere, che negli ultimi tempi insegna quanto gallery e gossip siano più interessanti delle articolesse sui retroscena voto-non voto , pubblica lo straordinario elogio del risparmiatore etico e virtuosissimo Denis Trivellato, 28 anni, laureato in Filosofia e reiscritto a Psicologia.
Lavora part-time, vive con i suoi e con 13.60 euro al giorno.
La giornalista Annachiara Sacchi, forse anche a corto di parole dinanzi alla banalità del tema, erge sul piedistallo la grandezza di questo ragazzo che usa facebook per risparmiare sugli sms, mangia alle sagre, va in vacanza con una tenda del '98, prende appunti sugli A4 per risparmiare sui quaderni, il caffè dalle macchinette e non al bar, e non va nei locali fighetti.
Bene, e allora? Allora non mi stupisce che come riportava sempre ieri il Corriere, gli studenti si facciano iscrivere all'università dai nonni e dai genitori, visto che sono della stessa generazione di chi decide di scrivere i pezzi su la lotta di Denis: tanto ordinaria, anti eroica, non esemplare.
Anzichè esaltare Denis Trivellato, picchiate duro contro chi vuole i giovani sottopagati, contro la classe politica che non li vuole rappresentare e se ne frega, e allo stesso tempo invitate i giovani a cavarsela con i propri soldi, a spingere per uscire di casa, andare all'estero e smetterla di prendersela con calma perché tanto stasera mia madre apparecchia anche per me, mi fa la lavatrice e papà sgancia i ***euro per la sopravvivenza mensile, impietosito dal destino del precariato.
Ricordate che sono proprio i genitori i primi a invitare i figli a mollare di questi tempi e a convincerli che a casa ci possono sempre tornare? Anche se si separano e divorziano, mamma e papà aprono sempre e volentieri la porta (e comunque una copia delle chiavi ce l'hai sempre, no?).
Di Arianna Ascione, Milano2.0:
Il messaggio di fondo dell'articolo del Corriere sul 28enne che, rispetto ai cosiddetti 'ragazzi boomerang', "riesce a vivere con 14 euro al giorno" è sacrosanto.
Benissimo che tutti i ragazzi giovani, precari e spesso a torto 'bamboccioni' imparino a risparmiare per cercare di non pesare sulle spalle delle famiglie medie, spesso già bistrattate dalla crisi.
E' però eccessivo il tono sensazionalistico, quasi da fenomeno da baraccone, nei confronti di una storia che è in realtà molto comune e anzi, meno straordianaria di altre. Sembra che si voglia solo mettere l'accento sulle incredibili ristrettezze economiche, che al contrario risultano quasi caricaturali (la matita per prendere appunti!), e sul tono pacato e sereno dell'intervistato, come se fosse una novità che si possa vivere con cifre ridotte e essere felici al tempo stesso.
Uno smacco per chi di sacrifici ne fa di ben più grandi.