Paolo Massari ha lasciato ufficialmente la carica di assessore all'Ambiente e le sue deleghe, ritornano al sindaco Moratti che, spiega una nota del Comune, "provvederà a inviare al presidente del consiglio comunale Manfredi Palmeri e al prefetto Gianvalerio Lombardi le dimissioni dell'assessore".
L'ex assessore insiste sulla sua estraneità dai fatti di cui è accusato e chiede di potersi difendere. Intanto ieri il caso di Massari è arrivato anche in consiglio comunale: i consiglieri del Pdl si sono schierati in difesa del sindaco Moratti – che non si è presentato in aula – , mentre Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd, ha attaccato:
"Letizia Moratti venga in aula a spiegarci quello che è successo, ma soprattutto a dirci perché, se sapeva da giorni di queste accuse infamanti, ha coperto la vicenda finché non è arrivata ai giornali"
La consigliera di Rifondazione e presidente della commissione Pari Opportunità Patrizia Quartieri ha sferrato il colpo:
"Sono profondamente amareggiata come cittadina che questo consiglio sia stato svillaneggiato dall'assenza del sindaco e degli assessori"
Così Carmela Rozza del Pd:
"Il problema è che potremmo anche plaudire alla decisione del sindaco che tutela la dignità delle donne.
Peccato che non si è degnata di venirci a spiegare che cosa è successo e che cosa sta succedendo"
Il consigliere Basilio Rizzo ha commentato:
"Il sindaco ha preso una posizione netta, evidentemente perché aveva le ragioni per farlo. Il problema è stato che poi un pezzo del suo partito e gli organi di informazione che lo sostengono l'hanno attaccata per questo. Molti si stanno accanendo sull'anello debole della catena, che è una dipendente interna con un contratto in scadenza.
Ma nessuno parla delle diplomatiche norvegesi"
Il capogruppo della Lega, Matteo Salvini, infine ha giudicato "ineccepibile" la scelta del sindaco.