L'Accademia di Brera di appresta a traslocare definitivamente nella caserma Magenta di via Mascheroni.
Il trasloco, come riporta il Corriere, sarà completato in meno di due anni e costerà due milioni di euro, dei quali 800 saranno sborsati direttamente dall'Accademia.
Questo spostamento prevede che la Pinacoteca si "allarghi" anche negli spazi prima destinati alle aule e che l'ateneo si appropri degli ottomila metri quadrati della caserma di via Mascheroni, nonostante il Miur per precauzione e per consentire un altro sopralluogo in caserma abbia lievemente posticipato la definizione dell'accordo.
Ma i fondi ci sono, dicono.
Se per il presidente dell'Accademia, Gabriele Mazzotta, questo "è un passo decisivo, c'è grande determinazione da parte di tutti", molta meno convinzione traspare dalla protesta degli studenti che non approvano la nuova collocazione: "la grande Brera è una truffa", sottolineano.
Silvia De Rosa, rappresentante degli allievi nel Cda, afferma lapidaria: "Il trasferimento è un sacrificio inaccettabile, che calpesta la storia. Gli spazi nella caserma sono insufficienti. Dateci Palazzo Cusani o Palazzo Citterio, sempre a Brera.
È sbagliato distruggere il complesso culturale teresiano – continua –difenderemo l'arte di Brera".
Nonostante il malcontento dei diretti interessati, l'Expo potrebbere mettere un altro punto a segno, considerando che questo progetto di una Grande Brera, con la possibilità di sfruttare anche i giardini della caserma per la creazione di un vero e proprio campus, è in attesa di una realizzazione definitiva da quarant'anni a questa parte.
(foto da Italianostra)