Paolo Massari, nuovo assessore del Comune con deleghe all'ambiente e all'igiene urbana, ha ricevuto l'incarico da un mese ma ha già le idee molto chiare sul da farsi.
A quasi un anno dalle elezioni amministrative, come riporta il Corriere, ha già snocciolato quattro progetti che, se attuati, potrebbero dare un nuovo respiro alla città di Milano.
Il primo, con buona pace delle migliaia di cittadini che si spostano in bicicletta per lavoro o per piacere, riguarda le piste ciclabili. A tale riguardo Massari conferma: "Ho intenzione di favorire il più possibile i mezzi meno inquinanti, compresi quelli elettrici.
Venerdì scorso sono andato a Palazzo Marino con il Segway, ma anche le bici devono essere aiutate. Per questo proporrò di disegnare strisce gialle per percorsi ciclabili anche sui marciapiedi larghi, dove c'è lo spazio".
E se i pedoni dovessero manifestare delle rimostranze, l'assessore tranquillizza con un ottimistico "se ci saranno le strisce non potranno lamentarsi".
Il secondo step dovrà riguardare le aree pedonali in periferia: "Sto studiando, in via sperimentale, tre aree pedonali in periferia, in quei villaggetti che la città negli anni ha inglobato.
Vorrei creare zone privilegiate dove i cittadini possano passeggiare, sul modello della piazza di Corsico".
Il fatto che questa proposta non sia realizzabile entro il 2011 perché, come ricorda De Corato "prima dobbiamo finire Sarpi e iniziare Brera, poi faremo il resto", di certo non sconforta gli entusiasmi di Massari.
Anzi, avanti con il terzo punto in programma che riguarda i muri con i graffiti: dovranno essere puliti in via definitiva.
E, poi, via con le mostre sull'ambiente in Piazza Beccaria.
Nella speranza che tutto ciò avvenga senza danni, cancellazioni o ritardi ci auguriamo che i progetti del nuovo assessore abbiano dei fondamenti di concretezza e poggino su delle valutazioni di fattibilità.
Altrimenti ci troveremo di fronte all'ennesimo "sfogo creativo" del nuovo arrivato che si comporta un po' come il sindaco di Stromboli in Caro Diario di Nanni Moretti.