Categorie: Cronaca
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3 Novembre 2009 15:00

Influenza A: situazione sotto controllo, da evitare le corse inutili al pronto soccorso

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La seconda tranche delle vaccinazioni contro l'influenza A è partita ieri: verranno vaccinati bambini a rischio, donne in gravidanza al secondo e terzo trimestre, adulti fino a 64 anni con patologie come riporta il Corriere.

La Direzione Generale dell'assessorato alla Sanità della Regione ha fatto sapere che:

"Le Asl della Regione Lombardia hanno già iniziato la campagna di vaccinazioni, a partire dalle province di Brescia, Pavia, Mantova e Cremona"

L'assessore regionale alla Salute, Luciano Bresciani, ha spiegato che si è in attesa di circa 400mila dosi che dovranno arrivare in progressione. Tutto dipende infatti dalle produzioni industriali.

Roberto Formigoni ha invece definito la situazione "totalmente sotto controllo":

"La Regione ha programmato da mesi le fasi successive di intervento.

Possiamo dire che oggi parte la seconda fase in tutti gli ospedali della Lombardia. Contiamo di vaccinare nei prossimi giorni 150-200mila persone"

Formigoni e Bresciani hanno lanciato poi un appello per contenere gli afflussi al pronto soccorso:

"Le Asl dovrebbero spingere di più i medici a curare a casa i pazienti che non hanno complicazioni. Comunque ora entriamo nella fase del ridurre i ricoveri programmati in modo da lasciare una flessibilità per il futuro"

Per quanto riguarda i bambini , Giuseppe Mele della Fimp (Federazione italiana medici pediatri) fa sapere:

"È assolutamente illogico e senza senso appellarsi alla necessità di vaccinare subito, indiscriminatamente, tutti bambini contro il virus della nuova influenza.

È invece necessario, in linea con quanto stabilito dalle direttive ministeriali vaccinare i bambini affetti da patologie croniche, per i quali non soltanto i vaccini sono già disponibili, ma lo sono con oltre 15 giorni di anticipo rispetto a quanto preventivato"

Mele si unisce all'appello della Regione:

"Rinnoviamo l'esortazione a non ingolfare i pronto soccorsi ospedalieri, ma a rivolgersi ai pediatri di famiglia i quali, in virtù di questa strategia condivisa con le autorità ministeriali, hanno aumentato la disponibilità oraria di apertura dei propri ambulatori"

Ribadiamo che è sempre molto importante rivolgersi per qualsiasi dubbio e per qualsiasi domanda a un medico che sicuramente saprà dare le indicazioni corrette per affrontare questa nuova influenza.