Una faccia a faccia tra tecnici del Comune e delegati di tutti i produttori di auto straniere in Italia.
Tutto per cercare di fare il punto sulla legittimità (o meno) delle deroghe Ecopass alle vetture diesel Euro 4.
Il risultato è ferale: su basi scientifiche la deroga non ha senso di esistere. La deroga sarebbe frutto di una visione di Ecopass "troppo morbida", che non scontenti troppo nessuno in vista delle elezioni di giugno. Ma ci sono novità anche dal punto di vista degli altri obiettivi di Ecopass, ovvero ridurre l'inquinamento.
I diesel Euro 4 sono stati esentati dal ticket perché, come spiega il Corriere, si attende l'omologazione dei filtri da applicare alle marmitte. I produttori però hanno spiegato che il mercato si sta orientando su un tipo di filtri che avrebbe un'efficacia molto limitata nel ridurre le emissioni di Pm10.
Quindi anche con i filtri, in base allo smog prodotto, le auto diesel Euro 4 dovrebbero comunque pagare Ecopass (addirittura il ticket da 5 euro, visto che inquinerebbero come una classe 4).
Quindi perchè queste auto possono circolare liberamente se stanno annullando i (pochi purtroppo) effetti positivi del provvedimento?
Le ragioni possono essere ritrovate nelle questioni di cui vi abbiamo già parlato, ovvero: scadenze elettorali e sondaggi di gradimento sull'amministrazione Moratti.
Ci sono due fattori che secondo il Corriere starebbero segnando la morte di Ecopass:
1- rispetto a un anno fa entrano gratis in centro tra le 7 e le 10 mila auto in più perchè quelle vecchie sono state sostituite
2- la proroga all'esenzione per i diesel Euro 4 che inquinano 30 volte più delle macchine a benzina Euro 1 e 2
Fedrighini dei Verdi è furibondo
"Il filtro antiparticolato è stato il feticcio per i cultori della deroga, di chi non vuole regole al traffico privato.
Ora che il bluff è scoperto, per rimettere nei giusti binari l'Ecopass bisognerebbe azzerare deroghe e agevolazioni. Per far capire ai milanesi che si fanno le cose seriamente".