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Piazze storiche vietate alle manifestazioni, il centro diventa una "zona rossa"

Si sa già cosa c'è dietro la nuova direttiva scritta dal ministro dell'Interno Roberto Maroni sull'uso delle piazze per cortei e manifestazioni, lo avevamo già detto: altro che "tutela del patrimonio artistico e salvaguardia del diritto alla mobilità e alla libera circolazione dei cittadini" (come fa sapere il Comune), il ministro teme che possano ripetersi preghiere islamiche come quelle fatte in occasione delle due manifestazioni contro gli orrori di Gaza di qualche mese fa.

Nel primo caso al termine del corteo, durato due ore e partito da Porta Venezia, trecento musulmani si sono messi in ginocchio ad ascoltare la preghiera dell'imam Abu Imad, trasformando praticamente Piazza Duomo in una moschea. Nel secondo invece il corteo infine era arrivato in Stazione Centrale e c'era stato il canto del muezzin e la preghiera. 

Per cui ora è ufficiale: addio folle oceaniche in piazza Duomo in occasione di cortei e meeting politici (foto Repubblica).

Ma non solo: faranno parte della "zona rossa" anche corso Vittorio Emanuele, piazza Mercanti, piazzetta Reale, piazza Sant'Ambrogio, piazza Cordusio e piazza Scala.

Si farà come con la manifestazione per il Cox 18, praticamente una via crucis itinerante. La Cgil è già preoccupatissima

"Piazza Duomo è il simbolo della tradizione democratica di Milano. Venerdì celebreremo lì il Primo maggio e contiamo di farlo anche il prossimo anno. E' solo un tentativo di utilizzare strumentalmente un episodio per limitare il diritto di manifestare e la libera espressione delle idee"

Ma Riccardo De Corato tranquillizza

"dovrà essere studiato un protocollo che sarà trasmesso alle organizzazioni politiche, sindacali e sociali. I divieti dovrebbero partire in via sperimentale prima dell'estate e verranno previste eccezioni per appuntamenti di particolare significato civico o ricorrenze religiose. Per date istituzionali come il 25 Aprile o il Primo Maggio, ci potranno essere deroghe"

Proprio la Lega, anzichè festeggiare, riesce a trovare anche un lato negativo

"Da un lato la direttiva è stata inevitabile per impedire ai violenti e ai cretini di deturpare la città. Ma dall'altro è una sconfitta: dispiace per quanti hanno sempre manifestato senza dare fastidio a nessuno"

Per cui la proposta è quella di una "soluzione a tempo, valida per sei mesi".
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