Categorie: Cronaca
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27 Aprile 2009 10:28

Stupro di gruppo a Sesto San Giovanni, è caccia ai quattro aggressori

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Il blogger Alessandro Merolla di Dallapartedichiguida lo dice spessissimo in casi come questo: "Non-appartatevi-in-auto".

Quattro semplici parole che sembrano un consiglio molto prezioso in periodi come questo. Ora, lungi dal fare la paternale, dispiace molto per quello che è successo ai due fidanzati aggrediti e derubati da quattro sconosciuti venerdì sera alla periferia di Sesto San Giovanni.

La coppia (lei 27, lui 29) si era appartata in macchina in una zona isolata: la ragazza è stata stuprata a turno da questo branco di delinquenti, mentre il fidanzato veniva, come già successo molte altre volte, veniva immobilizzato e picchiato a sangue.

Le persona che ha soccorso i due giovani testimonia che le bestie li hanno ridotti malissimo (foto Corriere).

Gli agenti stanno passando in rassegna la zona dove è avvenuto lo stupro, dove ci sono solo capannoni dismessi e baracche e cercano qualche traccia (i rilievi del Dna sono stati fatti). Si pensa che i quattro potrebbero essere romeni senza fissa dimora (la ragazza ricorda il loro accento slavo e un certo cattivo odore, ma non il volto perchè era nascosto dai cappucci delle felpe) che dormono accampati da quelle parti.

Riccardo De Corato come sempre ha dichiarato

"Dalle prime indagini sembra che i componenti della banda fossero slavi. Fatto che non stupirebbe, perché troppo violenze con finalità predatorie o sessuali sono commesse da stranieri dell'Est. Secondo il rapporto del Viminale romeni, albanesi e marocchini sono ai primi tre posti per numero di denunciati o arrestati. Ed erano sempre albanesi, clandestini e già espulsi, i rapinatori che hanno picchiato il povero orefice a Cinisello"

Anche le dichiarazioni della Lega, per bocca di Davide Boni, ribadiscono più o meno gli stessi concetti

"Quanto accaduto a Sesto San Giovani, roccaforte di quella sinistra che ha sempre sottovalutato l'allarme legato alla presenza di irregolari sul nostro territorio, richiede una presa di coscienza da parte di tutte le istituzioni circa la necessità di applicare in modo rigido le norme vigenti, senza nascondersi dietro un falso buonismo che ha determinato un vero e proprio assalto alle nostre città.

L'ennesimo episodio di violenza, commesso ai danni di una giovane coppia, mette in luce come nessuna legge è troppo eccessiva e tali atti barbarici devono essere puniti con forza, senza nessun tipo di attenuante"

Lanciare accuse in ogni caso di certo non lenirà il dolore e la ferita che rimarranno impressi a vita in entrambi i giovani (è già scoppiata la bagarre). Queste cose non devono succedere. E ci si chiede: ma se beccheranno questi delinquenti, li terranno in galera o grazie ai soliti cavilli torneranno liberi in un battibaleno?

Cominciamo a preoccuparci di questo, per questo caso e per tutti gli altri.