Sono dure le leggi del carcere.
Si sa cosa succede a stupratori e pedofili. A farne le spese un pedofilo che nel 2001 era detenuto nel carcere milanese di San Vittore.
Mentre era agli arresti per violenza sessuale nei confronti di un minore è stato sodomizzato, picchiato e minacciato da altri carcerati.
I due compagni di cella lo avevano costretto a ingerire una sostanza nauseante e l'uomo si sentì male come racconta il Corriere. Ha provato a chiedere aiuto all'agente che piantonava la cella, ma lui non gli diede retta.
Il detenuto venne anche picchiato da altre persone con una caffettiera e il mattino dopo un altro agente si rifiutò di accompagnarlo in infermeria, nonostante avesse diversi ematomi sul viso. Gli rispose solo un "sono affari vostri".
A voi ogni giudizio, ma la legge ragiona diversamente: i due agenti della polizia penitenziaria sono stati condannati in primo grado, assolti in appello e la Cassazione aveva annullato la sentenza di secondo grado.
Il giudice civile ha deciso sul risarcimento, stimato intorno ai 100 mila euro.