Categorie: Cronaca
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12 Ottobre 2008 08:00

Ricorso di Cemusa contro Clearchannel bocciato: il bike sharing a Milano può partire…si spera

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Forse ce la facciamo.

Il Tar ha bocciato il ricorso contro il progetto di bikesharing BikeMi che era stato presentato dalla multinazionale spagnola Cemusa contro la gara d'appalto vinta da Clearchannel. L'inaugurazione, dopo tanti slittamenti, forse si potrà fare il mese prossimo. 

18 sono le stazioni che sono state installate da piazza Duomo a Cadorna e altre 30 sono state approvatte.

Stavolta dovrebbe essere la volta buona, dopo aver rischiato di far saltare tutto e ricominciare tutto daccapo.

Ecco le accuse che Cemusa aveva portato davanti al Tribunale:

"chiedendo l'annullamento della gara perché il bando pubblico sarebbe stato «stravolto», le condizioni iniziali «riviste» e in più «non sarebbero state rispettate le norme sulla trasparenza»"
Una vera e propria odissea quella legata al bike sharing per Milano.
Il primo bando era stato indetto ed era andato deserto: tutte le società che si erano dichiarate interessate avevano boicottato la gara perchè il progetto era troppo svantaggioso.

Poi Clearchannel aveva deciso di investire nel progetto. Le prime bici sarebbero dovute arrivare entro giugno. Ma si sono accumulati ritardi su ritardi.

L'unica perplessità è legata alla situazione"piste ciclabili a Milano".

Anche perchè c'è un grosso problema legato all'Expo in sospeso, e sono appunto le piste ciclabili.Quelle che ci sono sono troppo poche e quelle nuove non sono ancora state realizzate.

Le piste a rischio sono quelle del centro storico visto che è stato bloccato il tratto da Duomo a Porta Nuova, ma ci sono altre sei piste (Duomo-Porta Monforte, Duomo-Porta Romana, Duomo-Porta Ticinese, Castello Porta Ticinese, Duomo-Porta Sempione) che sono già state progettate ma non approvate. 

 
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