Oggi, a margine dell'evento di presentazione di del Cantiere Nuovo di via Soderini, nell'ambito dell'Ottagono, abbiamo intervistato Filippo Penati, presidente della Provincia, per capire qualcosa di più sul futuro di Linate e Malpensa.
Dopo la soluzione della crisi Alitalia è infatti importante capire come ci si stia muovendo per assicurare il futuro di questi due importanti aeroporti del nord. Ma non solo di questo abbiamo parlato, abbiamo anche accennato al cantiere di via Soderini, di cui avevamo discusso con l'assessore Bruno Casati (qui l'intervista ).
Qui sotto l'intervista al presidente Penati.
Regione, Comune, Provincia e Camera di Commercio – come avevamo già scritto – si uniscono unanimi in un corale "no" al ridimensionamento dei due principali aeroporti lombardi, Linate e Malpensa.
Dopo la notizia che Alitalia non fallirà il vicesindaco Riccardo De Corato ha confermato la linea della Moratti
"Siamo determinatissimi. Faremo di tutto perchè Linate resti il nostro city airport. E non si riduca a ospitare la navetta Milano-Roma"
Ci sono però ancora molti nodi da sciogliere come spiega il Corriere.
1. Slot e viaggiatori
2. La gestione degli slot
3. L'hub e le rotte
4. Point to Point (l'aeroporto che può contare solo sui passeggeri del proprio bacino territoriale di riferimento e in cui non esiste un'alimentazione dei voli intercontinentali organizzati da una sola compagnia)
Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio, è molto preoccupato per le ripercussioni di un eventuale ridimensionamento degli aeroporti sulle attività commerciali
"Sarebbe imperdonabile che nel 2015, anno dell'Expo, Milano non possa contare su un hub.
Nello stesso tempo Linate oggi può mantenere il suo ruolo di city airport. Un eventuale ripensamento della distribuzione dei voli internazionali da Linate ha senso solo in prospettiva, in funzione di un futuro potenziamento di Malpensa come hub"
Dopo l'interesse di Lufthansa o Air France nella questione della compagnia di bandiera Formigoni e Penati ribadiscono che bisogna tenere presente le esigenze dei due aeroporti. Il nodo del partner internazionale è davvero molto cruciale.
Chiunque venga scelto l'importante è che mantenga Malpensa e Linate così come sono senza ridimensionarli.
Però ad oggi con l'arrivo della Cai (Compagnia Aerea Italiana) il ridimensionamento sembrerebbe davvero inevitabile. Il ministro Castelli sembra però rassicurare tutti:
"Per quanto riguarda la Lega Nord, eventuali partner esteri non possono porre condizioni che vadano a danneggiare l'aeroporto di Malpensa. Tutto ciò non sulla base di vuote questioni campanilistiche, ma sull'incontrovertibile principio che i voli devono essere dislocati dove ci sono i passeggeri"
Per cui c'è anche Fiumicino che scalpita.
Insomma, dopo il problema del decreto per l'Expo, il Governo è di nuovo tra due fuochi.
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