Tra un mesetto e mezzo arriva l’estate.
E puntuali arrivano le proteste dei residenti di San Siro non appena qualcuno si azzarda a fissare un concerto estivo, come già si era previsto dopo l’annuncio del concerto di Vasco il 6 giugno.
A Milano dovunque ci siano gente ed eventi ci sono i residenti che si lamentano, come abbiamo già visto per la “questione navigli” (e come avevamo visto lo scorso anno in occasione del concerto di Vasco)
Manca poco più di un mese dal primo concerto fissato (i Negramaro che abbiamo intervistato come vedete qui sotto) che già la tensione si taglia con il coltello.
Stavolta è arrivata addirittura una diffida al sindaco Moratti con riserva di “azione legale a tutela della salute e dei beni dei cittadini residenti nella zona”. Diffidano il sindaco insomma e concedere l’autorizzazione per i concerti prima di un accordo. I residenti del Comitato SanSirovivibile sono irremovibili: niente deroga ai concerti senza la sottoscrizione di un nuovo protocollo anti-rumore.
L’assessore Giovanni Terzi lamenta che una città che ospiterà l’Expo non può “essere mortificata al rango di una città di provincia chiusa ai grandi eventi”, come sostiene sul Corriere.
I problemi principali sono due: rumore, nonostante i 78 decibel previsti, e problemi per così dire “logistici” (ad esempio traffico, deflussi, parcheggi selvaggi).
Sul portale Youtube del Comitato è apparso un video che documenta una situazione post concerto.
In effetti i disagi ci sono. L’assessore parla di 400mila euro stanziati per un nuovo intervento fono-assorbente e per avere più vigili che regolino il deflusso di auto e persone.
Ma con tutta la gente che accorre ad eventi del genere è inevitabile che si creino comunque dei problemi.
Quest’anno la lotta sarà per sei concerti, e già l’anno scorso leggevamo di performances “scadenti” perchè si sentiva poco. Chissà con il limite a 75. Ma vale la pena fissare ancora i concerti allo stadio se si deve pagare per uno show penalizzato (e litigare ogni anno con il comitato dei residenti)?