Categorie: Cronaca
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8 Aprile 2008 11:29

Campi nomadi: per i sindaci dell'hinterland iniziano a girovagare troppi rom cacciati da Milano

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Lo sgombero di martedì della settimana scorsa del campo nomadi della Bovisa ha fatto gettare molto inchiostro sui quotidiani locali.

I leghisti da una parte, in Piazza Duomo ieri mattina, con il capogruppo dei verdi Matteo Salvini, a diffondere i manifesti e volantini con il messaggio che ha invaso tutta Milano con il disegno di un indiano e le parole "loro non hanno potuto mettere regole all'immigrazione. Ora vivono nelle riserve".

Dall'altra il cardinale Tettamanzi, che ha denunciato la violazione dei diritti dei rom, presentando lo sgombero ordinato dal Comune come un atto ignobile, successo proprio nel momento in cui si stava lavorando per far sottoscrivere un patto di legalità ai rom ospiti del campo alla Bovisa.

Con molte famiglie rom infatti era iniziato un progetto con la Regione per permettere un loro graduale inserimento, e soprattutto per dare assistenza ai bambini. 

E poi, a quanto pare, si è rovinato tutto. Per la Moratti era doveroso intervenire, il campo nomadi, oltre che abusivo, sorgeva su un'area ricca di rifiuti tossici. Resta il fatto, però che adesso i bambini non vengono assistiti neanche con una bottiglietta d'acqua.

Il problema non è stato risolto, i rom sono stati "spostati" solo da un'altra parte, o meglio da nessuna parte perché adesso girovagano nell'hinterland senza una meta fissa.

Occupano dove possono e quindi anche proprietà private di cittadini che se le inventano tutte per scacciarli dai campi coltivati, qualcuno ha pensato bene infatti, e quale momento migliore, di concimare tutto il terreno con il letame e così nel giro di poche ore i rom si sono spostati.

Ma la gente si lamenta, e soprattutto dei furti che aumentano. Legare però questo evento solo alla comparsa dei rom nelle vicinanza, sa troppo di razzismo, anche perché si va ad aggiungere ad altri problemi che già esistono.

Sono tanti i bambini rom per esempio, che sono costretti a rubare, si stima che siano il 31%  quelli presenti nell'area di Milano e molti, fortunatamente, sono stati fermati a Natale, come ricorda il Corriere della Sera di oggi, quando ci fu il blitz a Pioltello nella cascina di Bareggiate.

Dalle pagine del quotidiano, i sindaci della provincia, lanciano infuriati un vero e proprio appello per risolvere il problema al più presto.

Proprio adesso che si discute se costruire grattaceli in vista dell'Expo2015, è curioso pensare che l'hinterland, proprio come Milano con le baraccopoli, non ha le strutture per accogliere queste persone.

Sono attualmente 12 i campi nomadi regolari, tutti gli altri, circa una sessantina, sono assolutamente abusivi e da lì i rom vengono continuamente scacciati.