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Bacchette rosa sul podio della Scala: Alsop la prima donna direttore d'orchestra

 
Il podio della Scala si apre all'altra metà del cielo. No, non è l'inizio di una poesia ma quello che si legge sul sito dello storico Teatro di Milano www.teatrodellascala.org

Erano anni, anzi secoli, quasi due per l'esattezza, che una donna non saliva sul podio a dirigere l'orchestra, e lei, Marin Alsop americana e direttore della Baltimore Symphony Orchestra, arriva direttamente da NewYork con una grinta eccezionale che fa cancellare ogni pregiudizio e maldicenza, non appena la musica ha inizio.

A chi non piace l'idea di vedere un'orchestra diretta da una donna, consigliamo di chiudere gli occhi: i pensieri contrastanti si scioglieranno  per lasciare spazio al piacere dell'ascolto, garantito.

I pregiudizi, si sa, accompagnano tutti i settori lavorativi, e quello della musica non ne è escluso. E' forse per questo che quando è giunta la notizia che una donna sarebbe salita sul palco come direttore d'orchestra, la notizia ha fatto tanto scalpore.

Le bacchette rosa sono davvero poche, ma Alsop svetta su tutte. Ha studiato a Yale, ha vinto premi prestigiosi, ed ora è arrivata in Italia, per esibirsi sul palco dello storico teatro della Scala, e proprio nella stagione più "alta" perché ricca di eventi importantissimi per la musica. Potrete ascoltarla ancora oggi e mercoledì.

Il programma prevede Litz, Bartok e Dvorak con "Dal nuovo mondo" che alla Scala non si eseguiva da dieci anni. Che il direttore d'orchestra debba essere un uomo non sta scritto da nessuna parte, che non lo sia è un'eccezione oggi.

E lei ne è consapevole, anche se Riccardo Muti, ex direttore musicale del teatro, sembrerebbe aver storto il naso quando ha letto il suo programma, e ha dichiarato che per una donna sarebbe più adeguato Schubert che altri autori.

Invece ai giornali, lei, che con i pregiudizi ci gioca, perché li vive da anni, ha raccontato che sogna addirittura di dirigere l'Otello alla Scala.

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