Tempi duri, anzi durissimi, per chi attenta all'inquinamento dell'aria non solo a Milano ma in tutta la regione Lombardia.
Scatta infatti da oggi il nuovo di zecca Piano antismog, fortemente voluto dal Pirellone, che si preannuncia come l'intervento più severo mai attuato per arginare il problema delle polveri sottili. Ticket d'ingresso a parte.
Per sei mesi – da oggi fino ad aprile quindi – dalle 7.30 alle 19.30 divieto assoluto di circolazione nella zona critica (che interessa 210 comuni lombardi) per veicoli con motore Euro0 benzina, Euro1 diesel, moto e motorini a due tempi Euro0.
Esenti dal provvedimento solo gli ambulanti che avranno una deroga per lavorare nei mercati.
Per assicurarsi di non trovare i soliti furbi, saranno intensificati i controlli, potenziando la presenza di vigili. La parola d'ordine è rigidità contro i trasgressori. Gli "inquinatori" potranno circolare solo su autostrade, statali, provinciali e svincoli di collegamento con parcheggi in corrispondenza. Intervento necessario considerando che dall'inizio di ottobre le polveri sottili hanno già superato per 9 volte la soglia dei 50 microgrammi, indice destinato tragicamente a salire proprio nel periodo in cui iniziano ad accendersi i riscadamenti.
Altra nota dolente che insieme al traffico è la principale causa di pm10 fuori norma.
Si fa appello, innanzitutto, al senso civico insito in ognuno di noi per evitare di accendere le caldaie ancora per qualche giorno, quando il clima si farà più rigido e ahinoi senza precipitazioni previste, l'accumolo di inquinamento è favorito. Direte voi, non saranno tre giorni a salvare i nostri polmoni. Verissimo, ma c'è anche un saggio detto secondo il quale per cambiare il mondo è sempre bene iniziare dal nostro piccolo.
Inoltre, accanto ai divieti, la Regione ha anche stanziato 55 milioni di euro di incentivi per cambiare auto e caldaie riservati ai cittadini con reditto basso. A cui si aggiungono gli incentivi concessi dall'Apa-Confartigianato (associazione dei piccoli artigiani) che ha finanziato 1700 pratiche per impianti ecocompatibili.
In tanti continuano a pensare che come le domeniche a piedi non hanno mai mosso una polere sottile dal loro posto, così non saranno questi mezzucci a eliminare drasticamente il problema.
Un problem, che è innegabile, ormai è diventato più grosso di noi e non si può pensare che sparisca nel nulla da un giorno all'altro.
L'obiettivo primario del Piano è la tutela della salute dei cittadini, passo per passo: prima di tutto contenere i livelli di smog, quindi rientrare nei paramentri europei che consentono al massimo 35 giorni di sforamento su 12 mesi e infine un giorno ce lo auguriamo tutti non dover più combattere com quella nuvoletta nera che sta proprio in mezzo a noi.
Ci vorranno, non solo, anni, mille altri piani antismog e una pioggia di polemiche, ma anche il buon senso dei cittadini, perchè lamentarsi e basta è troppo facile.