Categorie: Cronaca
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7 Maggio 2007 12:47

Permessi per disabili fasulli o irregolari: scoppia la polemica

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Sarà capitato anche a voi di vedere ragazzini neo-patentati tutti belli agghindati per andare in discoteca che sfrecciano per le vie di Milano, e nelle corsie preferenziali, con un pass per disabili appiccicato sul vetro posteriore (o anteriore) dell'auto.

Sarà anche capitato di vedere durante la giornata persone che per loro fortuna sono perfettamente abili che parcheggiano nei posteggi per disabili o mettono l'auto sulle strisce blu senza dover prendere il tagliandino del parcheggio. Già, perchè anche loro mostrano tutti fieri il pass per disabili.

A volte, avvicinandosi all'auto, si nota che quel pass è vero. Chissà, magari ne ha bisogno qualcuno in famiglia e gli altri componenti lo utilizzando a proprio piacimento quando hanno bisogno di trovare un parcheggio.

Tante altre volte però questi pass sono fasulli: fotocopiati ad arte, clonati o addirittura intestati a persone morte.

Perchè succedono queste cose? Prima di tutto perchè siamo un popolo di furbetti, e nord o sud in questo caso poco conta. In secondo luogo perchè non ci sono abbastanza controlli. Ma c'è anche una terza ragione: serve una revisione del criterio di assegnazione.

Ecco cosa leggiamo su Vivimilano: Dal 2001 al 2007 a Milano sono stati assegnati 21.910 pass.

Danno diritto a parcheggiare gratis su tutte le strisce blu e gialle della città. Ci sono quelli per invalidità permanente (durata di 5 anni, rinnovabile) e quelli per invalidità temporanea (si va da patologie anche gravi, a una gamba rotta).

Va da sé che ogni permesso è a termine: persone che guariscono, persone che muoiono. Alla scadenza il Comune manda una lettera a casa sollecitando la restituzione. Ma i tagliandi che tornano indietro non superano il 20 per cento del totale.

Una cattiva abitudine che dev'esse sradicata agendo su un doppio binario: rivedendo il criterio di assegnazione e il controllo del "dopo-rilascio". Sembrerebbe quest'ultimo il principale aspetto da curare, ma se è vero che quando il Comune annuncia l'estensione delle strisce gialle e blu in una certa zona della città, nei quartieri interessati si impennano immediatamente le richieste di permessi, allora il problema principale è il primo.