Ci siamo occupati più volte di Chinatown e degli scontri tra cinesi e polizia.
Il sindaco Letizia Moratti ai tempi era intervenuta affermando che "Milano non tollera zone franche". Dopo il sit-in improvvisato in piazza Duomo tutto sembrava tornato tranquillo. Si era optato per il dialogo tra comunità ed amministrazione.
Oggi, invece, giungono notizie di una sparatoria che ha coinvolto due cinesi in via Messina, vicino Paolo Sarpi. Sono stati aggrediti e uccisi da due connazionali alle 17.30. E si tratta di una sparatoria in pieno giorno.
Ma i controlli dove sono finiti? Possibile che i vigili si preoccupino di controllare i commercianti con i carrellini e non si preoccupino di tutto il resto?
La comunità cinese non deve essere accusata di nulla, se non della proverbiale chiusura nei confonti del mondo esterno. Però bisognerà anche indagare su ciò che sta dietro la comunità cinese di Paolo Sarpi. Tante volte si è accennato al problema della mafia e ai presunti traffici.
Forse sarebbe ora di indagare più a fondo.
Sembra veramente impossibile che a due settimane dagli scontri si possa girare liberamente con una pistola.