Farsi strada nell’ormai ampissimo panorama di cucina giapponese a Milano, diventa sempre più difficile.
Ogni volta che si decide di andare a mangiare sushi con amici tutti propongono il più buono della città, che ovviamente non è mai lo stesso. Per spiccare fra i tanti è necessario portare alcune novità, che però non stravolgano completamente la tradizione orientale. Il Basara è uno di quelli che non solo ce l’ha fatta, ma ora ingrandisce il suo impero con ben quattro diverse sedi a Milano e una a Venezia.
I Basara erano un gruppo di samurai famosi nel Giappone medievale per la loro volontà di non uniformarsi agli usi e costumi della società. Questo è il concetto che ha dato ispirazione al ristorante di Milano, che nel 2011 ha aperto la sua prima sede in Via Tortona. Qui non solo si pranza e si cena, m si può venire a qualsiasi ora della giornata. Il secondo ristorante prende vita il Corso Italia nel 2014, offrendo l’innovativo servizio di take away e delivery.
L’anno successivo nasce anche la sede a Venezia. Nel 2018 e nel 2019 aprono le ultime due sedi – per ora – una in via Washington e l’altra in piazza Duomo.
Il menu contiene molte scelte, ma per fortuna non assomiglia a una lunga e incomprensibile enciclopedia. Possiamo trovare diverse versioni di tartare, di carpacci, sashimi, chirasci e nigiri. Insomma, i grandi classici che non possono mancare in un buon locale di sushi che si rispetti.
Poi si può ampliare lo sguardo su uramaki e sushi roll, anche qui in diverse combinazioni. Giusto per fare un esempio di ciò che si assaggia tra i tavoli del Basara, vi raccontiamo del nigiri con una fetta di carne wagyu giusto un po’ scottata. Così tenera che si scioglie in bocca. Oppure un temaki con la base di gamberi in tempura e avocado. Tutto molto saporito e la materia prima senza dubbio freschissima.
Ogni ristorante giapponese propone le sue personali versioni di uramaki game e qui si può trovare, ad esempio, spicy tonno tartare con maionese piccante. Poi un California roll deluxe, con insalata di gamberi cotti con avocado e gamberi in tempura. In conclusione possiamo citare l’uramaki a base di foie gras, sempre con gamberi in tempura. I sapori sono davvero eccezionali e freschi, tanto che in pochissimi minuti spariscono dal piatto che ci troviamo davanti.
Per concludere, visto che ci troviamo tra le mura di un sushi che fa anche pasticceria, bisogna per forza ordinare il dessert. In questo caso non ci viene portata la classica lista dei dolci, ma viene utilizzato un metodo molto più divertente ma soprattutto accattivante. Il cameriere spingerà fino al vostro tavolo un carrello con le rappresentazioni fedeli delle loro proposte. Si può ordinare una cheescake giapponese decorata con una glassa al cioccolato, oppure un tortino alla banana con cioccolato.