La parola Mieru deriva da Merum, altro termine utilizzato nell’altica Roma per designare un vino tipico salentino, caratterizzato dalla purezze.
Ecco quindi che Mieru Mieru prende significato di “vero vero”, come ama definirsi la famiglia Valentini proprietaria del ristorante a Milano. Spinti dalla voglia di portare i colori, gli odori e i sapori della Puglia in città, hanno deciso di aprire il locale in via Magolfa 14, in zona Navigli. Il protagonista è tendenzialmente il pesce, ma non solo: molte altre proposte, sempre nella tradizione pugliese, cercano di accontentare tutti i gusti.
Già dall’esterno si può avere una chiara idea dell’ambiente del ristorante: le vetrate che danno verso l’interno svelano le caratteristiche principali dell’arredamento. Il bianco è il colore che domina sulle pareti, alternato dal rosso scuro dato dai mattoni a vista. Alcuni elementi di design rendono l’arredamento particolare: una poltrona rossa da colore, affianco a un divanetto di finta pelle marrone, sovrastato da un quadro astratto blu.
Alcune colonne di marmo dividono la sala in parte diverse, mentre degli espositori di vino riempiono gli spazi vuoti. L’ambiente è tranquillo e piacevole, riempito dalle note di musica jazz o blues. Il locale è perfetto per una cena di coppia, oppure tra amici.
Il menu cambia di giorno in giorno, seguendo la rotazione di prodotti che il mare offre, ma comunque si può delineare l’offerta tipo.
Primo su tutto troviamo il menu degustazione, che con 45 euro regala un percorso tra le migliori pietanze della cucina. La carta invece comincia proponendo alcuni antipasti. Le alici si possono ordinare marinate, oppure fritte. Poi troviamo le cozze gratinate e i moscardini al pomodoro. Ancora un’impepata di cozze o il tris di mare caldo, che comprende le cozze gratinate, i moscardini e le alici fritte. In alternativa si può comporre un piatto di crudi a scelta tra: cozze pelose, tartufi, ricci di mare, gamberi, ostriche e scampi.
La proposta dei primi piatti non può che cominciare con u grande e tipico cavallo di battaglia, ovvero le orecchiette, in questo caso condite con pomodorini e cacio. Seguono degli spaghetti alla San Giuanel, quindi con pomodoro, acciughe e pecorino, poi degli spaghetti alla tarantina e infine quelli semplici alle vongole. I secondi invece offrono il polpo adagiato sul letto di purea di fave profumate alla menta, il purpu alla pignata o la frittura di paranza.
Per due persone si consiglia l’ottima zuppa di pesce. L’ultima voce propone l pescato del giorno, che ovviamente varia quotidianamente. Vi conviene lasciare un posto per il dessert perché ne vale davvero la pena. Primo su tutti una versione speciale di tiramisù, diverso dal solito grazie all’impiego di biscotti sbriciolati salati. Poi si trova la Frizzula, ovvero una frisella con cacao amaro e noci. Infine una crostata con ricotta e fichi e un più classico soufflé al cioccolato.