Categorie: Ristoranti
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1 Aprile 2020 12:52

Il luogo di Aimo e Nadia: il menu, i prezzi e la storia del locale

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Il Luogo di Aimo e Nadia è il ristorante perfetto per chi cerca tradizione culinaria e accoglienza familiare.

Redazione Milano Notizie.it

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Tag: locali

C’è un posto a Milano davvero speciale.

Si chiama ‘Il luogo di Aimo e Nadia‘. Non si tratta solo di un ristorante ma di una lunga storia d’amore con la città e tra di loro. Aimo e Nadia Moroni hanno aperto questo locale in via Montecuccoli. Era il lontano 1962, e da allora il loro sorriso e sopratutto i loro piatti ormai diventati parte della storia di Milano continuano a deliziare tutti quelli che hanno il privilegio di andare a mangiare da loro.

La storia de ‘Il Luogo di Aimo e Nadia’

Il ristorante di cui vi raccontiamo non è affatto pretenzioso. Nasce infatti, e soprattutto resta, come semplice trattoria. Attenzione però perché semplice non vuol dire povera, al contrario.

Aimo e Nadia vengono da una delle regioni d’Italia in cui la cucina è una vera propria tradizione, la Toscana. Accomunati dalla passione per la buona tavola hanno voluto raccontare ai loro clienti la storia e la cultura della loro terra d’origine.

Le materie prime sono il loro fiore all’occhiello, e non potrebbe essere altrimenti.

Se si vuole raccontare la storia della loro trattoria, si deve necessariamente ripercorrere la storia della loro vita. La decisione di aprire una trattoria per Nadia e Aimo è stata una vera sfida alla cultura del tempo, per la quale il ristorante, siamo negli anni ’60, era solo quello d’alta classe, per intendersi alla francese. Volle il destino però che la stampa locale scoprisse questo luogo e ne parlasse talmente bene che, alla fine degli anni ’70, la trattoria della coppia diventò famosa a Milano.

Una parola veniva usata soprattutto per racchiudere quello che si poteva trovare nella trattoria, ‘buono’. Buono era il cibo, buona era la cucina, buone le materie prime, insomma buono era quello che si mangiava qui. Mai recensione fu migliore per lanciare il ristorante e farlo rimanere, ancora oggi, sulla cresta. Negli anni ’90 alla coppia si unì Stefania, la figlia, che porta avanti la tradizione ancora oggi.

Menù e prezzi

Il primo menu che il ristorante offre ai suoi clienti è quello chiamato ‘Degustazione’. Sfogliamolo per vederne pietanze e prezzi.
Si comincia con le ‘Delizie del luogo‘, una lista di piccoli assaggi, come si specifica nella carta. Questi sono:

  • antipasto di gambero di Sanremo della qualità viola, accompagnato da una crema alle mandorle che ne esalta il sapore;
  • verdure a base di radicchio e burrata con puntarelle;
  • si passa poi al pesce, un assaggio di dentice della Liguria servito in crosta di erbe;
  • altri assaggi sono quelli di tartufo di Norcia e di totanetti di Monopoli;
  • per continuare si offre un risotto con patate e cozze;
  • da bravi intrattenitori gastronomici i proprietari rendono omaggio alla città che li ha accolti tanti anni fa con dei tortelli di Fassona con zafferano;
  • siamo ben oltre gli assaggi ma ancora si può gustare il controfiletto di vitello e formaggi, per poi terminare con un dolce dal nome particolare, ‘Tirami-sud’.

Il costo di questo menù è di complessivi 190,00 euro.

Le altre proposte del Luogo

Un altro menù molto amato è quello che è stato chiamato ‘Percorso d’inverno‘, e che costa 140,00 euro.

Con questa carta si vedranno serviti:

  • cozze farcite
  • triglie con le zucca e la scamorza
  • tagliolini con guanciale e pecorino
  • cicerchia (introvabile oramai)
  • coda di bue al vino barolo
  • dolce

Chi volesse perdersi davvero nei sapori de ‘Il Luogo’ dovrà provare, al costo di 220,00 euro, il menù ‘Territori’, composto da ben 10 portate che raccontano l’eccellenza delle materie prime e degli alimenti nostrani.

Si tratta di una selezione di prodotti freschi, di giornata, che i cuochi trasformano sapientemente.

Infine, il menù ‘Di Vino‘, rappresenta come dice il nome la carta dei vini. Grazie ai consigli del sommelier Piras, si potranno scoprire e gustare i vini ai quali abbinare poi i piatti.