Al terzo piano del Mudec – il museo delle culture di Milano – si trova il ristorante dello chef pluristellato Enrico Bartolini.
Nel 2020 si è aggiudicato a sorpresa la terza stella Michelin proprio per il locale meneghino. L’arredamento e la cucina si sposano alla perfezione con il luogo in cui è situato, esattamente nel cuore della design district. Il menu parte dalla tradizione del luogo, come ogni ristorante firmato Bartolini, con un tocco di modernità e innovazione. L’ambiente è intimo ed elegante, porta l’ospite a rilassarsi per godere a pieno l’esperienza gastronomica.
Lo chef Bartolini è l’unico chef nella storia ad aver ricevuto ben quattro stelle Michelin in un solo colpo. Una di queste si aggiunge alle altre due che già brillano a Milano, accanto al nome del ristorante che porta il suo nome. Il ristorante al terzo piano del Mudec apre nel 2016, dopo che lo chef aveva già ricevuto due stelle, tre cappelli dell’Espresso e tre forchette di Gambero Rosso.
Nel frattempo si occupa di altri ristoranti e del bistrot sempre al Mudec. Con il motto “L’amore per la vita è anche voglia di mangiarla” si occupa costantemente del menu di tutti i suoi ristoranti. Ma parliamo nello specifico di quello che si trova nella nostra amata Milano. Qui lo staff è stato scelto – o meglio fortemente voluto – personalmente dallo chef. Remo Capitaneo executive chef e Sebastien Ferrara fanno parte della brigata ormai da anni e si sono meritati l’onore di lavorare anche al ristorante tristellato.
Il menu è diviso in due parti: la prima prevede tre menu fissi, mentre la seconda le scelte alla carta. La prima proposta prevede 7 portare di “contemporanea italianità”, poi una proposta di pesce e crostacei e un menu intitolato “Ritorno alle mie origini”. Le pietanze di mare comprendono: zuppa di astice blu cotto nel cedro con fico verde e bignè di scampo reale, foie gras, erbe e finger lime.
Poi continua con ravioli di arachidi toscane con ricci di mare ristretto di pollo ruspante e peperoni di grano, salsa barbecue, cruschi e ostriche. Le ultime due portate sono il pesce dente alla milanese e un dessert a scelta.
Il “Ritorno alle Origini” prevede: Amuse bouche, alici, ostriche e caviale 2019 e bottoni di olio e lime al sugo di cacciucco e polpo arrosto. Poi risotto alle rape rosse e salsa al gorgonzola, coda di bue Royale, oro e cioccolato e in fine “piccola pasticceria”.
Le proposte alla carta sono numerose, includono quelle elencate nei menu degustazione e molto altro. Ad esempio lo spaghettone trafilato al bronzo all’anguilla affumicata e calamaretti spillo all’alloro oppure carré d’agnello al profumo di santoreggia. Tra i dolci troviamo un sufflé ai limoni dolci con lamponi, liquirizia e yogurt o meringa, funghi, more e tartufo bianco oppure un tradizionale zabaione con pistacchio di Bronte e “albero di arance”.