Categorie: Ristoranti
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2 Marzo 2020 12:47

ViVa Milano: il menu del nuovo ristorante di Viviana Varese

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La chef Viviana Varese si è lanciata a capofitto in una nuova avventura: Viva Milano. Tutti i dettagli del ristorante.

Redazione Milano Notizie.it

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Tag: locali

Khalil Gibran diceva “Lasciami, oh lasciami immergere l’anima nei colori; lasciami ingoiare il tramonto e bere l’arcobaleno” e Viviana Varese deve averlo preso sul serio con il progetto Viva a Milano, facendo dei colori l’anima della sua cucina, il fulcro del mondo culinario che la identifica.

La chef salernitana, dopo la scissione dalla socia Sandra Ciciriello, ha deciso di dare una svolta importante e coraggiosa all’idea di ristorazione. Non solo un rinnovamento materiale, ma una scelta più naturale, creando un vero e proprio orto nel Parco Sud di Milano, per prendersi cura personalmente dei frutti di stagione da offrire ai propri ospiti. Non è solo lo “sporcarsi le mani”, come piace puntualizzare alla chef stellata, ma il basare la propria cucina e le proprie creazioni sui ritmi delle stagioni, variando i menù in relazione a questo.

Viva Milano: il ristorante

La nota contemporanea data dai pezzi di design inseriti negli spazi del ristorante, quali le sedie di Knoll e le lampade circolari di Artemide, Discovery e Mandalaki, donano una vampata di modernità ed esaltano la voglia di novità che si respira ovunque all’interno della sala. I tavoli di legno di Riva 1920, che richiamano la natura cui si ispira l’impronta data dalla chef, l’insieme studiato dei colori che si intersecano perfettamente ad una scelta culinaria giocosa e precisa, tutto questo è VIVA.

L’amico e artista Marco Nereo Rotelli ha realizzato, su commissione della chef, un pannello dalle sfumature blu che interpretano, in modo nuovo e decisamente originale, pittogrammi e glifi dell’isola di Pasqua, che richiamano, neanche a dirlo, l’essere irrequieto, positivo e pieno di vita di Viviana Varese. Particolarità che non sfugge all’occhio sofisticato del cliente, sono i vasi firmati Murano, che ricordano dei sassi.

Il menù

Le porcellane Pordamsa, cui la chef è particolarmente legata, sono quasi una tela su cui dipingere le pietanze con la maestria di cui solo i grandi artisti di cucina sono capaci. Il menù è particolarmente smart, soprattutto a pranzo. Vengono infatti proposte alcune formule preconfezionate, con portate da scegliere e gestire come meglio si gradisce. Dal lunedì al venerdì, a pranzo viene proposto un menù composto da due piatti principali e un dolce oppure sette antipasti, un piatto principale e un dolce, il tutto a 45 euro.

Per 58 euro si può scegliere invece la formula che comprende sette antipasti, due piatti principali e il dolce.

Per chi vuole fare un viaggio nel mondo meraviglioso delle colorate pietanze, c’è il menù degustazione, che parte dai 105 euro e arriva ai 160 euro. Per la degustazione calici, da abbinare a quanto sopra descritto, si va dagli 80 euro ai 95 euro. I menù proposti si abbinano perfettamente ai vini ricercati presenti nella cantina di VIVA Milano, abbinamenti di cui si occupa il sapiente palato di Giuseppe Vaccarini, uno dei migliori sommelier al mondo.

La cantina, abilmente rinnovata e ridefinita nel suo stile, vanta 800 etichette, tra le più rinomate del territorio. La collaborazione di Andrea Farinetti, porta VIVA a scegliere i più preziosi vini con un occhio di riguardo per la sostenibilità, dirigendo la scelta verso il gusto e l’abbinamento dei piatti proposti. Un connubio speciale e allo stesso tempo semplice e immediato, che non può mancare in una delle più virtuose cucine italiane.

Valore aggiunto, da non lasciare in disparte, è la collezione di Marsala che regna sovrana nel ristorante.

Esclusività

Non solo per la stella Michelin, non solo per la bravura incontestabile di una delle chef più invidiate, non solo per un contesto elegante e contemporaneo, ma soprattutto per l’energia che questo luogo speciale lascia dentro chi ha il piacere di visitarlo. Un modo d’essere, un miscuglio di natura e profumi deliziosi, un pezzo di Milano che diventa parte stessa dell’essere ricerca e rinnovamento.